Covid-19, efficacia dei vaccini nei pazienti oncologici ed ematologici

26 maggio 2021
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Covid-19, efficacia dei vaccini nei pazienti oncologici ed ematologici



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Vaccini a mRna: studio condotto su pazienti con malattie del sangue e tumorali


I vaccini anti-Covid a mRna hanno ottenuto una risposta forte ed efficace nei malati con leucemia mieloide cronica trombocitemia essenziale e policitemia, minore invece nei pazienti con mielofibrosi e mieloma multiplo. È quanto emerge dallo studio condotto su pazienti con malattie del sangue e tumorali, in terapia, dagli Ifo Regina Elena e San Gallicano di Roma, pubblicato sul Journal of Hematology and Oncology. Il lavoro riporta i dati rilevati su 42 pazienti con mieloma multiplo e 50 pazienti con neoplasie mieloproliferative, di cui 20 leucemie mieloidi croniche e 30 neoplasie mieloproliferative, tutti in trattamento, vaccinati e valutati per il grado di immunizzazione al virus SarsCoV2 il giorno della prima iniezione, della seconda iniezione, e dopo 2 settimane dalla seconda iniezione.

Lo studio ha confrontato le risposte sierologiche con quelle osservate in 36 persone over 80 non affetti da tumore. "Grazie alla Regione Lazio che ha avviato per prima la vaccinazione ai pazienti ematologici e oncologici - sottolineano Gennaro Ciliberto e Aldo Morrone, direttori scientifici dei due istituti - è stato possibile eseguire il primo lavoro in assoluto in grado di fornire informazioni utilizzabili nella pratica clinica quotidiana per la gestione di questi pazienti".

A cinque settimane dalla vaccinazione, riferisce Andrea Mengarelli, co-autore dello studio, "i pazienti con leucemia mieloide cronica, trombocitemia essenziale e policitemia vera hanno risposto in modo forte ed efficace al vaccino a Rna, soprattutto dopo la seconda dose, avvicinandosi molto alla risposta della popolazione anziana di controllo". Tra le neoplasie mieloproliferative solo i pazienti con mielofibrosi hanno risposto meno al vaccino. Anche i pazienti con mieloma multiplo in trattamento con anticorpi monoclonali anti-CD38 hanno risposto parzialmente ed in modo più debole. "Il nostro studio - evidenzia Ciliberto - conferma che i pazienti con malattie onco-ematologiche sono particolarmente fragili dal punto di vista immunologico e che, oltre a dover essere vaccinati, vanno in seguito monitorati individualmente".

Fonte: Doctor33

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