Covid-19: il virus resiste sulle superfici?

27 agosto 2021
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Covid-19: il virus resiste sulle superfici?



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Uno studio pubblicato su Plos One conferma la bassa probabilità che la contaminazione da Sars-CoV-2 sulle superfici ospedaliere sia infettiva. «Per la prima volta, siamo stati in grado di determinare la sequenza del genoma virale da campioni di tamponi di superficie ottenuti in un ambiente ospedaliero. Abbiamo trovato Sars-CoV-2 in campioni che sono stati testati mediante RT-PCR risultando negativi, e questo suggerisce che la tecnologia di sequenziamento è superiore per il rilevamento dei virus nei campioni ambientali» esordisce David Coil, dell'University of California, Davis, primo autore dello studio.

Nell'aprile 2020, un focolaio di COVID-19 tra il personale ospedaliero ha portato i ricercatori a verificare se vi fosse una contaminazione da virus delle superfici utilizzate di frequente in terapia intensiva presso l'UC Davis Medical Center. Per questo hanno raccolto campioni durante la prima (aprile 2020) e la seconda (agosto 2020) ondata di COVID-19 dalle superfici e dai filtri HVAC dell'ospedale, li hanno analizzati, e hanno valutato l'idoneità dell'RNA per il sequenziamento. Nonostante un significativo aumento del numero di pazienti ospedalieri con COVID-19 durante la seconda ondata, il team ha scoperto che solo il 2% dei tamponi è risultato positivo ad agosto, rispetto all'11% dei campioni raccolti ad aprile. «La riduzione della contaminazione da virus è stata probabilmente dovuta al miglioramento della gestione dei pazienti in terapia intensiva e dei protocolli di pulizia» spiegano gli esperti.

Lo studio ha dimostrato che mediante il sequenziamento del genoma, è stato possibile rilevare la presenza di SARS-CoV-2 anche da campioni che altrimenti sarebbero risultati non rilevabili con i test PCR comunemente utilizzati. I risultati hanno anche confermato che l'RNA di SARS-CoV-2 prelevato da una superficie, sebbene contenga una sequenza genomica quasi intatta, non sia infettivo. Questa scoperta supporta l'ipotesi che le superfici contaminate potrebbero non essere una via importante per diffondere la malattia. Secondo i ricercatori, il sequenziamento del genoma eseguito sui campioni di tampone della superficie ospedaliera è molto importante, in quanto ottenendo sequenze genomiche virali accurate, i ricercatori potrebbero rintracciare la fonte e capire come si muove l'infezione.

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