COVID-19, disponibile un antivirale per via orale

18 gennaio 2022
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COVID-19, disponibile un antivirale per via orale



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Dall'inizio di gennaio è disponibile il primo antivirale contro COVID-19 che può essere assunto per via orale. Si tratta dell'antivirale Molnupiravir, in grado di contrastare l'infezione e prevenire il rischio di ospedalizzazioni del 30%.

Il farmaco è stato autorizzato per trattare i pazienti COVID-19, non ricoverati, con malattia di grado lieve-moderato e che presentano condizioni cliniche e malattie concomitanti che possono rappresentare fattori di rischio specifici per lo sviluppo di forme gravi.

Esistono infatti fattori di rischio associati a una prognosi peggiore:
  • età
  • diabete mellito
  • neoplasie
  • insufficienza renale cronica
  • malattie polmonari croniche.
Molnupiravir agisce interferendo con la capacità del virus di replicarsi; poiché non si indirizza alla proteina Spike, la sua efficacia non dipende dalle varianti. La sua efficacia è però condizionata dalla tempestività di trattamento, che deve iniziare al massimo entro 5 giorni dall'esordio di malattia, confermata da positività al tampone, e idealmente entro 72 ore. La progressione verso forme gravi di Covid-19, con il coinvolgimento dei polmoni, avviene dopo alcuni giorni dall'esordio dall'infezione, ma la durata di questo periodo è molto variabile. Inoltre la situazione può precipitare talvolta nel giro di poche ore e richiedere il ricovero in terapia intensiva. I pazienti da trattare con Molnupiravir sono selezionati dai medici di medicina generale o delle USCA, mentre la prescrizione spetta ai medici operanti nell'ambito delle strutture identificate dalle regioni per la somministrazione.

Per quali pazienti?


Sono eleggibili al trattamento i pazienti che presentino almeno uno fra i seguenti fattori di rischio associati all'evoluzione in malattia severa:
  • patologia oncologica od onco-ematologica in fase attiva
  • insufficienza renale cronica (esclusi pazienti in dialisi o con eGFR < 30 mL/min/1.73 m2)
  • broncopneumopatia severa
  • immunodeficienza primaria o acquisita
  • obesità (BMI >= 30)
  • malattia cardiovascolare grave (scompenso cardiaco, malattia coronarica, cardiomiopatia)
  • diabete mellito non compensato.

La terapia


La terapia consiste nell'assunzione di quattro capsule al giorno, per un totale di 5 giorni.

Questo farmaco è un importante strumento aggiuntivo per contrastare i rischi legati all'infezione, tuttavia non può essere considerato una alternativa ai vaccini.

Secondo le indicazioni dell'NIH statunitense, l'antivirale è consigliato come quarta linea di terapia, nei casi in cui altre terapie quali, nell'ordine, l'associazione nirmatrelvir+ritonavir, sotrovimab e remdesivir non siano disponibili o possibili.

Stefania Cifani

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