Ama alti

30 maggio 2013

Ama alti


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28 maggio 2013

Ama alti

Buongiorno sono affetta da sclerosi sistemica (presenza di ACA inferiori 1: 320, teleangectasie, non sclerosi cutanea, lievi artralgie mani in miglioramento, capillaroscopia patologica, lieve fenomeno di Reynaud, astenia) diagnosticata 2 anni dagli esami ematici si evince la presenza di AMA positivi (1: 80) in assenza di epatopatia (visita specialistica, eco addome, assenza costante di colestasi, GOT, GPT, FA, Gamma GT tutti nei limiti ).



Volevo sapere se questo valore si può considerare basso o elevato, se questa condizione si evolverà per certo in Cirrosi e se esiste un modo per prevenirla. Ho letto di farmaci come l'acido ursodesossicolico ma non ho capito se ha utilità solo in caso di Cirrosi conclamata o se può essere utile anche come prevenzione in presenza dei soli AMA positivi ma con assenza di epatopatia.

Risposta del 28 maggio 2013

Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO


Non capisco perchè lei abbia paura della Cirrosi epatica, dal momento che gli esami epatologici sono normali e non è previsto che gli autoanticorpi AMA e ACA debbano provocare una Cirrosi epatica.

Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Specialista attività privata
Universitario
Specialista in Gastroenterologia
Milano (MI)
Risposta del 30 maggio 2013

Risposta a cura di:
Dott. FRANCESCO TOVOLI


Non credo che debba preoccuparsi per quanto riguarda il fegato. In dettaglio: lei ha una diagnosi accertata di sclerosi sistemica sulla base di fenomeno di Raynaud, capillaroscopia patologica e positività degli anticorpi anticentromero (ACA). E' vero che la sclerosi sistemica si può associare in una discreta percentuale di casi ad una malattia di fegato chiamata cirrosi biliare primitiva il cui marcatore è costituito dagli anticorpi anti-mitocondrio (AMA) ma è anche vero che questi anticorpi non sono sufficienti da soli a porre la diagnosi dal momento che possono essere positivi in assenza di malattia. Questo è il suo caso, infatti non sono presenti alterazioni degli esami del fegato, motivo per cui il Gastroenterologo è stato rassicurante. Non essendo lei affetta da questa malattia (il cui è tra l'altro fuorviante n quanto evolve in cirrosi solo in una minuta quota di casi) NON deve assolutamente iniziare alcuna terapia al momento, ma solo effettuare periodici controlli degli esami del sangue

Dott. Francesco Tovoli
Universitario
Specialista in Medicina interna
Bologna (BO)


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