Distacco epitrocela

28 novembre 2009

Distacco epitrocela


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22 novembre 2009

Distacco epitrocela

Gent. Le Dottore, all' età di 13 anni, in seguito ad una caduta mentre sciavo, ho avuto il distacco dell epitroclea del braccio dx. Ho subito un intervento per eliminare l' emotoma e l'inserimento di una vite che è stat poi rimossa il seguente anno. Ora ho 41 anni ed ho sempre convissuto piuttosto bene con il braccio che pero' non ha mai recuperato una mobilità totale e con un leggero formicolio al mignolo ed indice. Sono un musicista ed insegnando in uan scuola media ad indirizzo musicale mi sono trovato a dirigere l' orchestra degli alunni per molte ore. Quattro anni fa ho avuto fortissimi dolori alle braccio e quello destro è rimasto immobile per 2 settimane con la temperatura cororea evidentemente più alta sotto quel braccio. Ora quando dirigo ho forti dolori al braccio a partire dal polso alla spalla e perdo sensibilità alle dita o accusoun fortissimo formicolio. Ho appena fatto degli accertamentei perchè sto perdendo completamente la mobilità del braccio, anche se non della mano. L' eco evidenzia ipoecogenicità a livello dell inserzione del tendine comune dei flessori con presenza di piccola calcificazione delle parti molltie aspetti riferibili ad epitrocleite. La risonanza a tale livelloevidenzia artefatti da verosimile posizionamento di vite e manicotto fibrotico che ingloba il nervo ulnare che tuttavia conserva intensità di segnale regolare e il tendine comune dei flessori, senza aspetti di tenosinovite. Non sono visibili calcificazioni, sia per i limiti della metodica che per gli artefatti descritti. Inoltre ci sono iniziali aspetti artrosici a carico del compartimento ulnare. Per la visita specilistica dovro' attendere ancora varie settimane. Distinti saluti

Risposta del 28 novembre 2009

Risposta a cura di:
Dott. MARIO PIGNI


Mi sembra di capire che i sintomi siano riferibili ad un intrappolamento del n. Ulnare alla doccia olecranica. E' opportuna una visita specialistica e l'esecuzione eventuale di una velocità di conduzione del nervo. Va valutata anche l'articlarità del gomito, di cui non si parla nella mail

Dott. Mario Pigni
Medico Ospedaliero
Specialista in Fisiatria
Specialista in Ortopedia e traumatologia
Legnano (MI)



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