Emicrania e aura

15 ottobre 2006

Emicrania e aura


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13 ottobre 2006

Emicrania e aura

Ho circa 60 anni e soffro di emicrania da quando ne avevo una ventina; nei primi anni gli attacchi erano abbastanza dolorosi, ma con il tempo sono peggiorati, sia come intensità del dolore che come durata. I vari medici che ho conosciuto hanno sempre sottovalutato il mio problema, dicendomi che sì, l'emicrania è una brutta bestia, ma che si può fare? e suggerendomi di prendere analgesici vari o farmaci tipo imigran: inutili, finchè, disperata, sono di mia iniziativa approdata ad un centro cefalee della mia città: a quell'epoca alle emicranie si era aggiunta frequentemente l'aura, assai fastidiosa. Dal centro cefalee non ho avuto aiuti sostanziali: non mi sono stati prescritti esami particolari e non è stata determinata l'origine di questi attacchi e mi è stato suggerito un antidepressivo che però non ha sortito effetti positivi. A quell'epoca i miei attacchi duravano fino a 10 giorni (il più terribile 14 giorni) poi pochi giorni di pace e di nuovo un altro attacco. L'unico consiglio positivo è stato di tenere un diario delle emicranie, che mi ha permesso di capire qualcosa in più di quello che mi capitava. Solo alcuni anni fa il mio nuovo medico di famiglia mi ha consigliato lo Zomig, che ha finalmente su di me un effetto notevole, permettendomi di controllare gli attacchi e ridandomi una vita normale. Ora l'emicrania è quasi sparita, ma stanno ricominciando attacchi improvvisi e invalidanti di qualcosa che io definisco aura senza dolore, che si manifesta soprattutto un effetto ottico: cominciano degli sfarfallii che invadono progressivamente il mio campo visivo, fino a restringerlo e a impedirmi di vedere: l'unico sollievo è dato dal chiudere gli occhi. Questa situazione dura da mezzora a qualche ora, poi come è venuta, passa. E' il caso anche se non c'è dolore, di prendere lo zomig? Un farmacista mi ha sconsigliato il farmaco perchè potenzialmente pericoloso, perchè - se ho capito bene - può provocare innalzamento della pressione. Lei che pensa di questa "aura" attuale? e che fare per controllarla?

Risposta del 15 ottobre 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI



Egregio, se all’età di 20 anni, lei ha cominciato a presentare la Cefalea, cosa è successo prima?, quali malattie si sono presentate, quali sintomi, anche vaghi e aspecifici, si presentavano, da quando è nato, fino all’età delle prime manifestazioni.
Successivamente, il farmaco usato, ha creato una soppressione, della malattia originaria la Cefalea, per cui sono sorti sintomi nuovi, “cominciano degli sfarfallii che invadono progressivamente il mio campo visivo, fino a restringerlo e a impedirmi di vedere”, restringendo il campo dell’origina della Cefalea, ed indicando l’origine della Cefalea, verso il nervo ottico, e su eventuali agenti patogeni che possono agire sui nervi. Pertanto, una infezione, avvenuta prima dei venti anni, può aver causato la Cefalea, il farmaco, ha prodotto una azione soppressiva, ma ha lasciato i sintomi principali.
Quindi va eseguita una indagine più approfondita.
Saluti

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)



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