Epatocarcinoma con metastasi ossee

Epatocarcinoma con metastasi ossee

Cinquantanovenne da anni affetto da epatite C, riceve diagnosi di epatocarcinoma nel maggio 2019. Termoablazione non consentita a causa delle dimensioni della lesione principale. Si effettua trattamento con radioembolizzazione (TARE). Contestualmente rilevate metastasi ossee alla colonna in zona cervicale e dorsale, trattate con radioterapia stereotassica. A settembre 2019 inserito in un protocollo sperimentale, che prevedeva trattamento con cabozantinib associato ad immunoterapia. Dopo due sedute esce dalla sperimentazione per insorgenza di nuove metastasi ossee in zona lombo-sacrale a rischio di frattura, irradiate successivamente come le precedenti. Da novembre 2019 trattamento con Sorafenib e oppiacei per i dolori alla schiena e alle gambe. Nel mese di febbraio 2020 necessario ricovero per innalzamento improvviso e significativo dei livelli di bilirubina e sospetta colangite, risolta con terapia antibiotica. Durante il ricovero (una settimana circa) si riduce considerevolmente la mobilità degli arti inferiori (già da dicembre faticava a deambulare a causa del dolore) fino alla totale immobilità e perdita di sensibilità riferita dal soggetto. All’ultima TAC, risalente a pochi giorni fa, risulta infatti un aumento del volume delle lesioni epatiche e lombo-sacrali (compressione midollare), con comparsa di nuove metastasi alla colonna e alle coste. Dimesso due giorni fa con interruzione del trattamento sistemico per inefficacia e proposta di cure palliative. Durante il decorso della malattia il soggetto ha mantenuto buone condizioni generali di salute e livelli epatici accettabili, compatibilmente con il quadro clinico, ad eccezione dell’aumento della bilirubina nell’ultimo ricovero (livello ristabilito alla dimissione). Anche se in uno stadio della malattia così avanzato, vi chiedo se siate a conoscenza di possibili trattamenti, in Italia o all’estero, o se riteniate invece non sia opportuno iniziare nuove terapie. Grazie!

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