Ipotiroidismo autoimmune

08 marzo 2012

Ipotiroidismo autoimmune


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29 febbraio 2012

Ipotiroidismo autoimmune

Buongiorno,
dopo moltissime visite e altrettanto svariate diagnosi (è 4 anni che cerco di risolvere il mio problema) mi è stata diagnosticata Ipot. Autoimmune. Sto facendo una cura omeopatica con guna tsh, senza aver ottenuto alcun risultato.
Il mio medico di base mi ha consigliato di iniziare una cura con EUTIROX: è consigliabile o rischio di ammalarmi di ipertiroidismo? quanto è, secondo lei, la dose consigliabile? I miei sintomi più fastidiosi sono il gozzo, i noduli, e il costante aumento di peso con metabolismo lentissimo, malgrado io pratichi sport e abbia una dieta varia e sana.

Risposta del 04 marzo 2012

Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA GRAZIA FERRARI


A quanto ho capito lei soffre di ipotiroidismo autoimmune, secondario quindi a Tiroidite cronica di Hashimoto che si associa con frequenza a gozzo (tiroide di volume aumentato). Parla però anche di formazioni nodulari che rappresenterebbero un dato aggiuntivo (gozzo multi nodulare). In ogni caso, se anche solo il valore del TSH (non necessariamente l’FT4) è alterato va decisamente assunto l’Eutirox, se sono nella normalità non va assunto assolutamente nulla. La dose consigliata è personalizzata in base ai valori del TSH ed, eventualmente, al peso corporeo. La terapia va logicamente controllata nel tempo per mantenere i valori ormonali nella norma. Solo una volta equilibrata la situazione converrà pensare a farsi seguire anche dal punto di vista nutrizionale.

Dott. Ssa Maria Grazia Ferrari
Specialista attività privata
Specialista in Endocrinologia e malattie ricambio
Specialista in Medicina interna
Bologna (BO)
Risposta del 08 marzo 2012

Risposta a cura di:
Dott. LORENZO CURTÒ


Gentile paziente,

se la diagnosi di ipotiroidismo autoimmune, come Lei la definisce, è corretta ritengo si debba più appropriatamente affermare che la condizione di ipotiroidismo da cui è affetta sia conseguenza di una malattia autoimmune definita Tiroidite cronica linfocitaria detta anche di Hashimoto condizione molto comune, specie nel sesso femminile ed in presenza di familiarità per tireopatie autoimmuni. In questa situazione è la presenza di positività degli anticorpi antitiroidei, e di quelli antitireoperossidasi in particolare (gli AbTPO), a portare nel tempo alla insorgenza del quadro di ipotiroidismo che va trattato mediante terapia sostitutiva ormonale con L-Tiroxina (Eutirox). Nel suo caso non sono riportati dati relativi ai dosaggi ormonali ma la tendenza a virare da uno stato di normale funzionalità tiroidea verso la condizione di ipotiroidismo è rappresentato dal progressivo incremento dei livelli di TSH associato alla progressiva riduzione dei livelli di FT4. I sintomi da lei descritti sono compatibili con una condizione del genere così come pure la concomitante presenza di gozzo multinodulare è tutt’altro che infrequente in casi come il suo. Se le cose stanno in questa maniera è corretto intraprendere la terapia farmacologica con Eutirox mentre sarebbe il caso di non avvalersi di cure omeopatiche la cui appropriatezza terapeutica non è dimostrata ed in tal senso non mi stupisce che lei non abbia ottenuto alcun risultato. Riguardo alla dose di L-Tiroxina (Eutirox) da assumere deve considerare che la dose del farmaco è peso-dipendente ma direi che per un peso di 66 kg la dose “piena” di 100 gamma dovrebbe andare bene iniziando però ad assumere una dose dimezzata di 50 gamma per la prima settimana e ricordando che il farmaco va assunto al mattino, a digiuno (almeno 20/30 minuti prima di fare colazione, caffé compreso). Comunque ogni caso fa storia a sé e la dose va “tarata” sulla base dei livelli ormonali di TSH (da mantenere su livelli vicini ai limiti basso-normali) e di FT4. Da ultimo, ma non per importanza, consiglierei esecuzione di un esame citologico da agoaspirato tiroideo qualora i noduli fossero di dimensioni significative.

Dott. Lorenzo Curtò
Continuità Assistenziale
Specialista in Endocrinologia e malattie ricambio
Messina (ME)


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