Schizofrenia o stressore

05 maggio 2009

Schizofrenia o stressore


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29 aprile 2009

Schizofrenia o stressore

Dodici anni fa, dopo aver letto un testo di psicopatologia, (lemma schizofrenia), sono riuscito a distruggere la mia integrità psicofisica auto-diagnosticandomi la malattia, fu il trauma. Non sono mai guarito del tutto, ma ho sempre convissuto con il dubbio, con la possibilità di non essere sano e questo ha generato in me stati di fortissimo stressore, crisi di pianto e senso di irrealtà (come quella descritta nella “Nausea” di Sartre). Credendo di essere malato, mi sono ammalato. Giorgio Agamben nel testo “Homo Sacer” descrive la figura del diritto romano arcaico proscritta a vivere in un limbo etico-giuridico, era l’apoptolis, il non cives. Inviso agli dei, non poteva essere sacrificato poichè rappresentava il distico non vita/non morte, la sua esistenza era un absurdum logico. Vivo in mezzo a tante persone per cui provo sincero affetto ma sono diverso, a volte il mondo mi sembra di plastica, persino il guardare mia madre mi riesce faticoso e la cosa mi sgomenta perchè sono stato io a volerlo. Mi sono laureato (mai fuoricorso), ero uno dei migliori, ho portato avanti studi in campo teologico e fenomenologico, ma non passa giorno in cui io non provi angoscia, un profondo mal di vivere e una grande solitudine nell’animo. Voglio amare e essere amato, bruciarmi di vita ma è così difficile. Che cosa tremenda, non riescire a considerarsi sano né a impazzire, vorrei dimenticarmi, lasciarmi andare. Ultimamente sto iniziando ad avere fenomeni di allucinazione uditiva in fase di risveglio. L’esito di accertamenti clinici come pet, eeg e rmn sono risultati negativi. queste sono le domande: 1)Sono schizofrenico? 2)Lo stressore cronico può provocare disturbi della percezione? In fase di risveglio possono verificarsi allucinosi, come sentirsi chiamato x nome o udire un suono (durano pochi secondi)? 3)Pur avendo creato un mondo interiore, non ho mai perso il contatto con la realtà. E’forse è’ questa mia ricerca continua di definizione a creare la malattia. La suggestione, il “credersi” possono inficiare a tal punto l’essere? Ho notato che stando in mezzo alle persone, facendo lavori manuali, mi sento molto più disteso e sereno.

Risposta del 05 maggio 2009

Risposta a cura di:
Dott. MAURO MILARDI


Perchè attardarsi nel tentativo di inquadrare se stesso in una classificazione di malattie o meno. L'importante è poter stare meglio. Si rivolga con fiducia ad uno psichiatra.

Dott. Mauro Milardi
Specialista attività privata
Specialista in Anestesia e rianimazione
Specialista in Igiene e medicina preventiva
Specialista in Psicologia
ANCONA (AN)



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