Triptofano per sonno disturbato bimbo

06 settembre 2020

Triptofano per sonno disturbato bimbo


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10 maggio 2020

Triptofano per sonno disturbato bimbo

Buongiorno, ho una domanda specificatamente rivolta se possibile al Dottor Carotenuto. Mio figlio, 20 mesi, ha da sempre un rapporto difficile con il sonno, soprattutto notturno, nonostante io abbia fin da subito cercato di impostare una buona routine. Su suggerimento della pediatra per un mese ho somministrato melatonina e triptofano (Melanil tripto) unito ad un impegno da parte mia e di mio marito ad abituarlo con dolcezza ad un addormentamento autonomo e a provare a gestire in altrettanta autonomia i risvegli notturni. Dopo qualche giorno (una decina circa) Il bimbo ha dimostrato un buon miglioramento. Scaduto il mese dall’inizio di somministrazione delle gocce abbiamo deciso di interrompere. Fin dalla prima notte il bimbo si è dimostrato più agitato, chiamandomi e cercando attenzioni quasi ogni ora. Pur riuscendo anche a riaddormentarsi senza un intervento deciso (non l’ho mai preso in braccio ma l’ho tranquillizzato con la voce e qualche carezza) le (2) notti sono state molto pesanti per tutti (abbiamo anche una bimba di due anni più grande). La contatto dunque per sapere se ritiene fattibile il prolungare la somministrazione delle goccine e, in caso positivo, per quanto tempo. La nostra preoccupazione è quella che alla lunga il suo buon sonno possa coincidere esclusivamente con l’assunzione di tali gocce, mentre la speranza sarebbe quella di arrivare a notti tranquille senza averne bisogno. La ringrazio infinitamente per qualsiasi informazione e indicazione potrà fornirmi. Un cordiale saluto

Risposta del 06 settembre 2020

Risposta a cura di:
Dott.ssa FILOMENA LOMBARDI


Dal momento che non ha ricevuto risposta, se posso intervenire per aiutarla mi fa piacere, ho approfondito molto il tema del sonno del bambino e posso dirle che tutti gli" accorgimenti" messo in atto non solo non sono risolutivi, ma addirittura sono controproducenti. Il bambino piccolo va accolto a ogni richiesta. Non deve addormentarsi da solo! Necessita di contatto, per lui è vitale, per una crescita sana. Meglio se allattato al seno, che aiuta tanto anche a rilassarsi. Il latte materno contiene melatonina, di sera, ed è rassicurante a prescindere dalla fame. Andrebbe allattato a richiesta finché desidera. Ogni distacco forzato nei primi anni di vita può causare un'angoscia molto forte, nonché un cattivo rapporto con la madre, scarsa fiducia in lei, e in sé stesso. Bambino smette di chiamare col pianto non perché finalmente si è abituato, come si crede, ma perché è rassegnato, e ciò non può che essere nocivo. L'unico modo che ha per comunicare il suo bisogno di contatto non funziona, per cui non lo usa più. Con conseguenze sul suo benessere psicofisico. È uno stress per il piccolo non essere preso in braccio, e lo è anche per i genitori che vanno contro l'istinto genitoriale, di conseguenza il bimbo sarà ancora più stressato. Fino a tre anni circa il sonno dei bambini è interrotto, leggero. Ciò protegge dalla morte in culla. A ogni risveglio vanno accolto e rassicurati, e così saranno sempre più calmi e sereni. Purtroppo sul sonno c'è tanta disinformazione. Anche la somministrazione di triptofano o melatonina è sbagliata, perché a questa età è facile un sovradosaggio. Gli studi sui lattanti sono pochi, inoltre. Il bambino piccolo ne produce poca, perché il suo sonno deve essere leggero, per sopravvivenza e per sicurezza, da neonati fino a circa tre anni. Se allattato al seno riceverà quel giusto quantitativo non nocivo che tranquillizza tutti. per aiutarlo si può ridurre, piuttosto, la sovrastimolazione diurna, evitando soprattutto dispositivi elettronici e rispettando una certa routine.

filomena lombardi


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