Celiaci: difficile non trasgredire la dieta

03 aprile 2012
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Celiaci: difficile non trasgredire la dieta



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Secondo l'indagine condotta dall'Osservatorio dell'Associazione italiana celiachia (Aic) su oltre 3.000 pazienti in tutta Italia, e presentata al Congresso internazionale "Le nuove frontiere della celiachia" in corso a Firenze, più della metà dei celiaci si lascia tentare da cibi che non dovrebbe mangiare. Per ridurre la comprensibile voglia di trasgressione, affermano gli esperti, occorrerebbe aumentare disponibilità e varietà dei prodotti senza glutine, magari diminuendone anche il prezzo. Dalla stessa indagine emerge che gli alimenti senza glutine hanno costi molto alti: un paniere di dodici dei prodotti più spesso utilizzati in cucina (come pane, pasta, farina e preparati per pizze, biscotti e merendine, prodotti pronti surgelati) costa al celiaco da 40 a 60 euro, a fronte dei circa 25 euro dei corrispettivi alimenti con glutine. Oggi, gli oltre 122.000 celiaci italiani spendono per gli alimenti speciali più di 140 milioni di euro in farmacia, poco meno di 15 milioni nei negozi specializzati e 45 milioni di euro nella grande distribuzione; di questi 50 milioni eccedono i rimborsi coperti dal Servizio sanitario nazionale, e sono quindi a totale carico del paziente. La spesa elevata è ovviamente un deterrente all'acquisto ma i motivi che portano a trasgredire sono anche altri. Secondo lo studio, il 35% dei celiaci ritiene la dieta senza glutine un regime alimentare troppo rigido; otto celiaci su dieci però ammettono che infrangere le regole non è un piacere e sette su dieci sono consapevoli che può nuocere alla loro salute. Nonostante questo, il 15% dei pazienti ha trasgredito almeno una volta nell'ultimo mese, ma dopo averlo fatto solo il 4% si sente gratificato e soddisfatto: il 35% si sente in colpa e in un caso su cinque non ne parla a nessuno; appena il 3% dei pazienti confessa al medico di aver mangiato un cibo con glutine. Ed ancora il 12% trasgredisce perché pensa che mangiare assieme ad altri sia più importante che seguire la dieta; solo un celiaco su dieci però crede che mangiare cibi con glutine non sia pericoloso o lo fa per capire se realmente può esserlo; infine, appena il 4% dei pazienti mangia alimenti "proibiti" per puro piacere personale o per nascondere la malattia.



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