L’esercizio aerobico riduce la stanchezza dovuta al cancro

14 novembre 2012
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L’esercizio aerobico riduce la stanchezza dovuta al cancro



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Il quadro di sintomi che comprende riduzione dell'energia fisica, delle capacità mentali e ha riflessi anche sullo stato psicologico, chiamato fatigue, che accompagna la malattie oncologiche può essere alleviato e migliorato dall'esercizio aerobico. Lo spiega un lavoro pubblicato dalla Cochrane Library che ha revisionato i dati di letteratura che parlano di fatigue correlata al cancro.

La fatigue, chiariscono gli autori della revisione, è un effetto collaterale comune e potenzialmente a lunga durata, del cancro e dei suoi trattamenti. Può durare per mesi o anni. Riuscire a trattare è un punto cruciale perché modifica in chi ne soffre la predisposizione a continuare le terapie antitumorali e a garantire l'aderenza alla cura. In passato, questi pazienti venivano invitati a riposare, ma questa indicazione si è poi dimostrata dannosa perché lunghi periodi di inattività possono portare ad atrofia muscolare e possono aumentare la stanchezza e peggiorare il quadro. Alternare invece riposo e attività fisica può contribuire a ridurre la fatigue, come già dimostrato da una prima revisione realizzata nel 2008, che includeva però studi limitati. Il recente aggiornamento della revisione aggiunge altri 28 studi a quelli già inclusi nella precedente versione, analizzando in totale 56 studi e oltre 4.000 persone con cancro. Le persone affette da tumori solidi beneficiavano dell'esercizio aerobico, come per esempio camminare o andare in bicicletta, sia durante che dopo il trattamento per cancro. Altre forme di esercizio, compresi esercizi di resistenza, non riducono significativamente la fatigue.

«Le prove di efficacia dalla letteratura suggeriscono che l'esercizio fisico può aiutare a ridurre la fatigue correlata al cancro, pertanto deve essere considerato come una delle componenti di una strategia per gestire questa condizione, da includere insieme ad una serie di altri interventi e formazione», sottolinea Fiona Cramp della Facoltà di salute e scienze della vita, presso l'Università del West of England a Bristol, Regno Unito. «Questa revisione aggiornata fornisce una risposta più precisa, mostrando in particolare che l'esercizio aerobico può essere utile sia durante che dopo il trattamento contro il cancro». Resta da vedere come le terapie utilizzate alterano gli effetti benefici dell'esercizio fisico sulla fatigue. Ulteriori ricerche sono necessarie anche per capire come la frequenza e la durata dell'esercizio fisico, a seconda del tipo di tumore, possono influenzare i risultati. «Ventotto studi inclusi sono stati condotti in pazienti con cancro al seno. C'è, quindi, la necessità di studiare l'efficacia dell'esercizio fisico in altri tipi di malattie e di tumori, inclusi i pazienti con malattia avanzata», ha aggiunto Cramp. La ricerca è stata finanziata dall'Istituto nazionale per la ricerca sanitaria nel Regno Unito, programma dell'Health technology assessment.



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