L’obesità riduce la qualità della vita negli adolescenti maschi

01 marzo 2013
Aggiornamenti e focus

L’obesità riduce la qualità della vita negli adolescenti maschi



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Essere obesi o sovrappeso riduce la qualità della vita nei ragazzi ma non nelle ragazze, e perdere peso migliora la qualità della vita negli adolescenti che da grassi diventano magri, ma in entrambi i sessi. Per arrivare a queste conclusioni ricercatori australiani hanno seguito a partire dal 2004 una coorte di 2.353 studenti che avevano un'età media di circa 12 anni all'inizio dello studio, con un monitoraggio di circa 5 anni. Gli studiosi hanno misurato alcuni parametri tra cui peso, altezza, percentuale d'adipe e indice di massa corporea, all'inizio e al termine dello studio. Durante il monitoraggio quinquennale a ragazzi e ragazze è stato chiesto di compilare un questionario per valutare se l'essere sovrappeso oppure obesi, influenzasse la loro qualità di vita all'età di 17 o 18 anni. A ciascuna risposta è stato poi attribuito un certo punteggio e il totale è derivato dalla media di un valore riassuntivo dello stato di salute fisica e di uno riguardante il benessere psico-sociale dei ragazzi. Inaspettatamente, l'eccesso di grasso influenza sì la qualità della vita, ma solo negli adolescenti maschi e non nelle ragazze. Gli autori non sanno ancora individuare le sottili motivazioni, ma i loro risultati sono supportati anche da uno studio precedente, condotto negli Stati Uniti su più di 4.000 partecipanti, in cui era emersa un'associazione tra la massa corporea e le limitazioni fisiche funzionali nei maschi rispetto alle femmine. Inoltre, è possibile che le ragazze, ma non i ragazzi, possano avere maggiori remore nell'ammettere un disagio psico-fisico come quello legato al sovrappeso, e ciò potrebbe avere in parte influito. Al contrario, la perdita di peso è stata associata a una migliore qualità della vita nei teenager di entrambi i sessi. «Questi dati suggeriscono che il grasso corporeo in eccesso potrebbe, in effetti, avere un impatto negativo sul benessere fisico e mentale degli adolescenti» sottolineano i ricercatori.In Italia, secondo il sistema di sorveglianza Okkio alla salute promosso dal Ministero della salute, il 22,1% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni risulta in sovrappeso e il 10,2% è obeso. I dati aggiornati alla fine del 2012 sono stati presentati a un congresso in febbraio: indicano la necessità di prevenire le malattie cronico-degenerative a partire fin dalla giovane età, attraverso una corretta educazione alimentare e un'adeguata attività fisica. È, infatti, emerso che comportamenti sedentari e abitudini alimentari scorrette sono ancora troppo frequenti in Italia, con un gradiente nord-sud per cui la Campania figura in vetta alla classifica con quasi un bambino su due, obeso o sovrappeso, e le province di Trento e Bolzano all'estremo opposto della classifica.



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