Viaggiare senza influenza

24 luglio 2009
Aggiornamenti e focus

Viaggiare senza influenza



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I primi casi di infezione nell'uomo da nuovo virus influenzale di tipo A(H1N1), si sono registrati in Messico, ad Aprile 2009. Il 24 aprile, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha allertato i governi sui possibili rischi connessi alla diffusione di questa nuova influenza nell'uomo e al suo potenziale pandemico, alzando rapidamente il livello di attenzione per la preparazione e la risposta a una pandemia influenzale. L'11 giugno, l'Oms ha portato il livello a 6 su 6, dichiarando il periodo pandemico della nuova influenza, cioè l'aumentata e prolungata trasmissione del virus nella popolazione in numerosi Paesi del mondo.

L'Oms ha sottolineato il carattere moderato della pandemia. Come precisato dal vice Ministro Ferruccio Fazio il massimo livello di allerta per la nuova influenza "non è dovuto alla gravità clinica dei sintomi, ma alla grande diffusione geografica del virus". Non a caso la stessa Oms non raccomanda restrizioni ai viaggi relazione ai focolai di influenza A(H1N1); invita però le persone affette da malattie, come diabete, tumore o altre malattie croniche o donne in gravidanza a rinviare prudentemente i viaggi internazionali e a non mettersi in viaggio se malate. In ogni caso le raccomandazioni, chiaramente destinate a tutti coloro che si recano in zone interessate dai focolai di influenza, non esulano da quelle che il buon senso può indurre. Trattandosi di virus che colpisce le vie respiratorie è bene evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa, lavare regolarmente e frequentemente le mani, evitare di portarle non pulite a contatto con occhi, naso e bocca, coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce e starnutisce, gettare il fazzoletto usato nella spazzatura, aerare regolarmente le stanze di soggiorno. In pratica ciò che si farebbe per evitare la normalissima influenza, con un aspetto in più: in caso di febbre superiore a 38° C, tosse, mal di gola, malessere, consultare un medico, e, in caso di necessità, è possibile contattare l'Ambasciata o il Consolato. Inoltre, nel caso in cui si pensa di essere stati esposti al virus durante il viaggio, si dovrà tenere sotto controllo il proprio stato di salute durante il periodo di permanenza nel Paese o nei primi 7 giorni dal rientro dal viaggio.

La prevenzione e il controllo della diffusione non è solo affidata al buon senso: con l'Ordinanza ministeriale del 4 maggio le autorità sanitarie si sono organizzate e allertate per far fronte alla pandemia. L'Ordinanza prevede canali sanitari e sorveglianza sanitaria con l'invio dei passeggeri con sintomi sospetti alla struttura sanitaria di riferimento. Dispone anche che soltanto le persone identificate come "contatti stretti" di casi confermati di infezione da virus A(H1N1) siano sottoposte a sorveglianza sanitaria e profilassi con farmaci antivirali. E' stabilito inoltre che soltanto gli studenti delle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie che rientrano in Italia dal Messico, non siano ammessi alla frequenza delle attività scolastiche per sette giorni dall'arrivo. Inoltre, in base alla Circolare ministeriale del 20 maggio, a passeggeri ed equipaggi di voli provenienti da aree in cui vi è una trasmissione sostenuta di infezione (per esempio la Gran Bretagna) può essere chiesto di fornire tramite un'apposita scheda elementi utili sulle condizioni di salute e per la rintracciabilità nei 14 giorni successivi al loro arrivo in Italia. E' prevista, infine, la copertura delle spese sanitarie per tutti gli iscritti al Servizio Sanitario Nazionale in possesso di Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM). Le prestazioni sono gratuite, salvo il pagamento dell'eventuale ticket e qualora la TEAM non fosse stata accettata o l'assistito non l'avesse con sé, è possibile chiedere il rimborso delle spese.

Simona Zazzetta

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali



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