Cibo e infanzia: le 5 regole per una sana alimentazione

26 marzo 2014
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Cibo e infanzia: le 5 regole per una sana alimentazione



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Un bambino su dieci salta la prima colazione, mentre poco più del 30 per cento dei più giovani la fa con troppi carboidrati. La merenda di metà mattina è troppo abbondante per il 67 per cento dei ragazzi, il 21 per cento non consuma frutta e verdura ogni giorno e il 43 beve bibite zuccherate o gassate. Questi gli ultimi dati del ministero della Sanità sull'obesità infantile in Italia che Asa (Associazione sana alimentazione) ha utilizzato nei giorni scorsi a Milano come spunto per promuovere un'iniziativa di sensibilizzazione sui principi di una corretta cultura alimentare.

Oggi, in Italia, un bambino su tre è in sovrappeso od obeso e, stando ai dati americani dei Cdc (Centers for disease control and prevention) siamo al terzo posto nel mondo per bambini in sovrappeso: peggio di noi solo gli Stati Uninit e la Grecia. Purtroppo quello dell'obesità infantile non è un problema solo americano, nonostante la dieta mediterranea, la grande cultura del cibo italiana e la tradizione dei prodotti tipici: dobbiamo riprendere le regole di una buona alimentazione.

Paola Lombardini, farmacista, presidente di Asa, punta tutto sull'educazione: «Solo con il coinvolgimento delle famiglie è possibile un presidio quotidiano di una sana alimentazione del bambino. Per noi l'informazione sulle corrette abitudini parte dalla colazione e dalla merenda dei piccoli, momenti fondamentali da rinforzare e correggere, in parallelo all'alleggerimento del pasto serale».

Questi, secondo Lombardini, i cinque passi che ogni genitore dovrebbe compiere per la salute di suo figlio:

1. Dedicare tempo alla colazione: cinque minuti in più possono bastare. La mamma potrebbe svegliarsi dieci minuti prima per mettere a tavola anche un po' di frutta, o una tovaglietta colorata per coinvolgere i bambini in modo divertente.

2. Attenzione alla qualità della merenda: non necessariamente dobbiamo sempre frutta e verdura, ma è indispensabile cercare qualcosa di sano, magari preparando qualcosa a casa.

3. Coinvolgere il bambino nella preparazione degli cibo: i piccoli si appassionano sempre quando hanno a che fare con gli alimenti, quindi possiamo educarli a una sana alimentazione chiedendo loro di collaborare in cucina.

4. Sfruttare la fantasia: è vero, il tempo è sempre troppo poco, ma possiamo divertirci con i cibo, ingegnandoci per risparmiare tempo, ma preparando cose sane. Ad esempio possiamo preparare del riso in anticipo e un giorno condirlo con piselli, un altro giorno con verdure saltate. Con poche cose possiamo aumentare la creatività che tutti abbiamo, è solo questione di riscoprirla e allenarla.

5. Infine, iniziare un processo di consapevolizzazione per fare prevenzione grazie all'informazione e alla formazione.

L'Associazione cerca di far passare tutti i suoi messaggi in maniera più ludica e coinvolgente che didattica. Per questo ha organizzato il primo tour di educazione alimentare, Mamma, io quello non lo mangio - con il sostegno di Sitar, azienda di alimentazione naturale - che toccherà molte città italiane e che vedrà come protagonista l'attore Clayton Norcross, il primo Thorne di Beautiful, assieme al cabarettista Vito Carrer di Colorado.

Lo spettacolo educativo, è rivolto alle famiglie e agli educatori. I due attori illustreranno, mediando tra rigore scientifico e comicità, le regole per una sana alimentazione, partendo dagli errori più comuni del nostro Paese.

Per vedere il calendario della tournée clicca qui

Ilaria Pedretti



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