Headbanging, quando la musica spacca la testa

21 luglio 2014
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Headbanging, quando la musica spacca la testa



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Come conseguenza della partecipazione a un concerto, un appassionato di musica rock-metal ha dovuto fare i conti con un ematoma subdurale, cioè una raccolta di sangue fra le membrane che rivestono il cervello e che può premere su quest'ultimo. La vicenda è stata riportata da Ariyan Piradesh Islamian e colleghi, del Dipartimento di neurochirurgia della Hannover Medical School di Hannover, in Germania, che hanno pubblicato il caso sulla rivista medica Lancet.

La vicenda riguarda un uomo di 50 anni, arrivato all'osservazione del Dipartimento di neurochirurgia dopo due settimane di mal di testa costante, che peggiorava e che interessava tutto il capo. Il paziente non riportava storie di traumi cranici, ma quattro settimane prima aveva partecipato a un concerto e aveva seguito la musica a suon di headbanging, termine con cui vengono indicati movimenti veloci, violenti e ritmici della testa avanti e indietro, rotatori o di vario tipo a ritmo di musica. L'esame neurologico e gli esami di laboratorio sono risultati normali, mentre una Tc dell'encefalo ha mostrato un ematoma subdurale cronico nella parte destra. Il paziente è stato operato e dimesso dopo otto giorni e il mal di testa è finalmente passato.

«Headbanging è una forma di danza contemporanea che consiste in bruschi movimenti di flessione ed estensione della testa a ritmo di musica rock, più comunemente visto nel genere heavy metal» dice Piradesh Islamian. «Sebbene generalmente considerato non innocuo, le complicazioni per la salute legate a questa pratica comprendono anche dissezione dell'arteria carotide (sangue fra le pareti dell'arteria), enfisema mediastinico (aria nel mediastino, lo spazio fra i polmoni), lesione da colpo di frusta». L'ematoma subdurale del paziente descritto dal gruppo tedesco rappresenta il quarto caso segnalato finora conseguente a headbanging, come affermato da Piradesh Islamian: «Una revisione della letteratura ha mostrato tre casi di ematoma subdurale secondario a headbanging. Due erano classificati come ematomi subacuti e uno era un ematoma acuto che ha portato alla morte improvvisa del paziente».



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