Con il giusto nome, i vegetali diventano più appetitosi

20 giugno 2017
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Con il giusto nome, i vegetali diventano più appetitosi



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Parlare di "carote arrotolate con glassa al limone" o di "fagiolini verdi sfrigolanti con scalogno croccante" invece di semplici "carote" o "fagiolini verdi" può fare la differenza e riesce a far sembrare più appetitosi piatti normalmente considerati poco saporiti. È quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori della Stanford university, in California, che hanno cercato di capire se la descrizione del piatto potesse influenzare la scelta da parte del consumatore, spingendolo verso un maggior consumo di cibi più sani.

«Data la sempre più diffusa epidemia di obesità, si stanno cercando strategie efficaci per aumentare nei consumatori le scelte alimentari sane» spiega Bradley Turnwald, primo autore della lettera di ricerca pubblicata su Jama internal medicine , che assieme ai colleghi ha condotto la ricerca in una grande mensa universitaria che serve in media 607 pranzi ogni giorno durante la settimana.

Per raggiungere il loro scopo i ricercatori hanno utilizzato nomi diversi per descrivere i piatti presenti nel menù: una descrizione base (per esempio "carote"), una salutare ma "restrittiva" ("carote con condimento senza zucchero al limone"), una salutare e positiva ("carote al limone ricche di vitamina C") e infine una più accattivante, tipica in genere dei piatti meno salutari ("carote arrotolate con glassa al limone").

«Abbiamo notato che in effetti il nome fa la differenza: il consumo del vegetale in oggetto aumentava quando lo si descriveva nel modo più accattivante» spiegano gli autori, ricordando che non c'era alcuna differenza nella preparazione del piatto nonostante le differenze nel nome. In particolare, la descrizione accattivante ha portato a un 25 per cento di incremento nella scelta del vegetale rispetto alla descrizione base e a incrementi del 41 per cento e del 35 per cento rispetto alle descrizioni salutare ma restrittiva e salutare e positiva.

«Questi risultati dipendono anche dal fatto che i cibi sani sono spesso considerati meno saporiti e appetitosi» affermano i ricercatori che poi concludono: «Ulteriori studi aiuteranno a capire se quanto emerso dalla nostra ricerca è generalizzabile anche in altri contesti e a valutare l'efficacia di un intervento semplice come "rinominare" i piatti nell'aumentare il consumo di cibi sani».

Fonte: JAMA Intern Med. 2017 Jun 12. doi: 10.1001/jamainternmed.2017.1637



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