Ecco i veleni nascosti nelle nostre case che favoriscono lo sviluppo dei tumori

23 ottobre 2014
Aggiornamenti e focus

Ecco i veleni nascosti nelle nostre case che favoriscono lo sviluppo dei tumori



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Veleni nascosti, le nostre case ne sono piene. Sostanze spesso cancerogene nei mobili, detersivi, suppellettili, vernici.
Oppure nei cosmetici dove non è difficile imbattersi nella formaldeide utilizzata per conservare creme e shampoo.
E gli elettrodomestici spesso a base di idrocarburi aromatici polibromurati (Pbb) cancerogeni.
Per non parlare di solventi come l'ipercloroetilene, utilizzati nelle tintorie e poi inconsapevolmente indossati, o degli insetticidi contro mosche e zanzare di cui riempiamo le nostre case d'estate, fino ai ritardanti di fiamma presenti in materassi e cuscini.

E fuori casa non è che vada meglio: radiazioni, inquinamento atmosferico, inquinamento elettromagnetico... Tutti motivi che spingono al rialzo il rischio tumore, patologie che registrano ben 366mila casi nuovi in Italia nel 2013.

Questa situazione è denunciata in un libro La mia ricetta anticancro di Odile Fernàndez Martinez, scritto da un medico diventato paziente perchè colpita da un tumore alle ovaie con metastasi. La sua battaglia, vinta contro ogni pronostico, è il filo conduttore del libro: una lunga e dettagliata sintesi di consigli utili per affiancare ai farmaci una corretta alimentazione, la necessaria attività fisica, molto sonno, ma anche meditazione e gestione delle emozioni e dello stress, che produce due cancerogeni come il cortisolo e l'adrenalina.

In cucina molte indicazioni: sì ad agrumi, cioccolato, pesce, mele, frutti di bosco, pesche, broccolo, semi, cipolla, olio d'oliva, curcuma e tè verde; no a carne rossa, zuccheri, latte, burro e margarina, prodotti raffinati, alimenti abbrustoliti. Si a cibi consumati crudi, o cotti a vapore, no a frittura, microonde, griglia. Niente pentola a pressione, così come niente cotture in forno a elevate temperature: favoriscono, oltre alla perdita di sostanze nutrienti anche la produzione di sostanze tossiche come le ammine eterocicliche. No a teflon, alluminio e plastiche, sì a ceramica, vetro e silicone.



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