L’importanza della vitamina D

18 marzo 2023
Aggiornamenti e focus, Speciale Vitamina D

L’importanza della vitamina D



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La necessità di ricorrere a un'integrazione alimentare con un nutraceutico a base di vitamina D deve essere valutata con attenzione e personalizzata. Di seguito, i punti fondamentali che occorre tenere in considerazione per un intervento appropriato, per il quale è importante il consiglio del farmacista o la consulenza del proprio medico.

Che cos’è e a cosa serve la vitamina D?


La vitamina D è una vitamina liposolubile con un'attività endocrina funzionale al mantenimento della omeostasi del calcio a livello di rene, intestino tenue e osso. Una delle principali funzioni della vitamina D è quella di favorire l'assorbimento intestinale del calcio. L'introito maggiore di vitamina D deriva dall'esposizione al sole della cute, in minima parte dall'assunzione di alcuni alimenti [1]. Una delle funzioni più importanti della vitamina D è quella di regolare l'omeostasi del calcio e del fosforo e di mantenere livelli di calcio extracellulare entro limiti ristretti, un processo vitale per l'integrità ossea [2,3]. La carenza di vitamina D, infatti, contribuisce all'eziologia di due importanti malattie metaboliche dell'osso: l'osteomalacia e l'osteoporosi [1].



Quali sono le cause della carenza di vitamina D?


Le cause di una carenza di vitamina D possono essere varie:

a) insufficiente sintesi per ridotta esposizione cutanea (pelle molto scura, vestiti troppo coprenti la cute, scarsa mobilità e vita all'aria aperta, etc.) [4];

b) malassorbimento intestinale (dovuto a celiachia, intestino corto, etc.) [4] oppure obesità (dove tende ad accumularsi la vitamina liposolubile) [5];

c) ridotta funzione epatica e/o renale (importante per l'attivazione della vitamina) [6];

d) uso di alcuni farmaci che ne aumentano il catabolismo [5];

e) diete che non ne soddisfano il fabbisogno giornaliero [4].


Perché supplementare la vitamina D?

La vitamina D ha svariati effetti benefici sulla salute delle ossa:

1) favorisce l'assorbimento intestinale del calcio di origine alimentare;

2) attraverso la regolazione dei livelli del paratormone (secreto dalle paratiroidi) ha un effetto sulla riduzione della perdita ossea;

3) assicura il corretto rinnovamento e la mineralizzazione dell'osso;

4) ha un effetto stimolante diretto sul tessuto muscolare, riducendo il rischio di caduta;

5) aumenta la densità minerale ossea [7].


Da sottolineare che i livelli di vitamina D sono inadeguati in circa il 50% delle donne dopo la menopausa, con una conseguente riduzione della massa ossea. Inoltre, l'aderenza al trattamento è mediamente bassa: circa il 20-30% dei pazienti sospende la terapia entro 6 o 12 mesi [7]. Infine, la carenza di vitamina D compromette l'efficacia dei farmaci impiegati nel trattamento per l'osteoporosi in termini di prevenzione del rischio di fratture; pertanto, va sempre assicurato un adeguato apporto di calcio e vitamina D qualora si intraprenda un trattamento specifico per l'osteoporosi (Nota 79) [3,8]. Per venire incontro alle esigenze degli utilizzatori, sono state di recente sviluppate due forme farmaceutiche innovative (capsule molli o softgel e film orodispersibili o ODF) a dosaggio orale, assumibili a digiuno [9], caratterizzate da: miglioramento della accettazione e compliance del paziente [10], precisione di dosaggio [10,11], facilità d'assunzione e praticità rispetto alle forme di dosaggio convenzionali [10,11], sicurezza ed efficacia favorevoli in popolazioni di pazienti speciali [10].


Bibliografia:

  1. Brandi ML, Michieli R. Disease Management. SIMG, 2015, disponibile al link: https://www.pacinimedicina.it/wp-content/uploads/vitaminaD_brandi_michieliDM.pdf

  2. Cianferotti L et al. Vitamin D supplementation in the prevention and management of major chronic diseases not related to mineral homeostasis in adults: research for evidence and a scientific statement from the European Society for Clinical and Economic Aspects of Osteoporosis and Osteoarthritis (ESCEO). Endocrine. 2017;56:245-61.

  3. Kongsbak M et al. The vitamin D receptor and T cell function. Frontiers in immunology. 2013;4:148.

  4. NIH. Vitamin D. https://ods.od.nih.gov/factsheets/VitaminD-HealthProfessional/

  5. Holick MF et al. Evaluation, Treatment, and Prevention of Vitamin D Deficiency: an Endocrine Society Clinical Practice Guideline. J Clin Endocrinol Metab. 2011;96(7):1911-30.

  6. Matsui MS. Vitamin D Update. Current Dermatology Reports 2020; 9:323-30.

  7. Bertoldo F et al. Pacini Medicina. Giugno 2022, disponibile al link: https://www.pacinimedicina.it/wp-content/uploads/VitaminaD_MFS-impaginato.pdf

  8. Nota 79 - Agenzia Italiana del Farmaco. Disponibile al sito: https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1728074/nota-79.pdf. Ultimo accesso il 28/11/2022.

  9. Ditralia®. Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.

  10. Radicioni M et al. Clinical Drug Investigation 2022;42:151-161.

  11. Damian F et al. Pharmaceutics 2021, 13, 214.




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