Attivi sul lavoro anche dopo il cancro

02 ottobre 2015
Aggiornamenti e focus

Attivi sul lavoro anche dopo il cancro



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"Vita e lavoro" è questo il nome del progetto che verrà presentato in dettaglio il prossimo mercoledì 7 ottobre alle 14:30 presso l'Università Bocconi di Milano durante il Salone della Csr e dell'innovazione sociale. Lo promuove Attivecomeprima Onlus, un'associazione con sede nel capoluogo lombardo e che da oltre 40 anni si occupa dei malati di cancro, delle loro famiglie e di chi in un modo o nell'altro si deve confrontare con il tumore.

Sui temi del lavoro verranno presentati i risultati di una indagine realizzata dall'associazione in collaborazione di tre studentesse dell'Università Bocconi nell'ambito del progetto Cergas Dai un senso al profitto. «Oggi sono oltre 3 milioni in Italia le persone che hanno avuto un cancro e le stime parlano di 4 milioni nel 2020» dice Alberto Ricciuti, medico e presidente di Attivecomeprima Onlus, che poi aggiunge «la malattia ha enormi conseguenze sulla persona sia dal punto di vista fisico che psicologico, tanto che spesso i malati rischiano di "uscire" dal flusso vitale della quotidianità».

«Secondo i dati AIMaC (Associazione italiana malati di cancro) il 78 per cento dei malati oncologici ha modificato l'attività professionale dopo la diagnosi, ma non dobbiamo dimenticare che praticamente tutte (91 per cento) le persone malate vogliono continuare a lavorare» prosegue Stefano Gastaldi, psicologo e psicoterapeuta e presidente del Comitato Scientifico dell'associazione che ricorda come in un recente sondaggio sia emerso che un paziente oncologico su tre (32 per cento) soffre di sentimenti di esclusione e marginalità sul lavoro.

Parte da dati come questi l'idea di strutturate un progetto ad hoc per curare anche l'aspetto professionale della malattia e rivolto non solo ai malati, ma anche ai loro familiari, ai colleghi di lavoro e ai dirigenti dell'azienda.
«L'idea è di offrire ai malati un supporto medico e psicologico, un servizio di "domande e risposte" sul sito dell'azienda per chiarire tutti i dubbi e uno spazio in azienda dove trovare materiale divulgativo. Inoltre sarà possibile per i dirigenti usufruire di un counselling mirato e sarà disponibile un supporto ai gruppi di lavoro in difficoltà per la presenza di un collega malato» spiegano gli esperti. Il tutto a beneficio non solo del malato ma anche dell'Azienda stessa. Tutte le informazioni sull'incontro di presentazione del progetto sono disponibili sul sito csreinnovazionesociale.it



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