La pre-eclampsia indebolisce la tiroide

20 novembre 2009
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La pre-eclampsia indebolisce la tiroide



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La pre-eclampsia, oltre a esser potenzialmente dannosa per la gravidanza rappresenta anche un fattore di rischio per disfunzioni tiroidee. Uno studio realizzato da due gruppi di ricerca, uno attivo negli Stati Uniti e l'altro in Norvegia, ha evidenziato in queste pazienti una maggior ricorrenza di ipotiroidismo anche a distanza di tempo dalla gravidanza. In particolare, negli Stati Uniti, sono stati eseguiti test sulla funzione tiroidea di 280 donne incinte, metà delle quali avevano sviluppato pre-eclampsia. Nelle donne con il disturbo pressorio, è stata riscontrata una probabilità più che doppia (rischio relativo = 2.42) di presentare livelli elevati di una molecola, la tirosina chinasi 1 fms-like solubile, marcatore di pre-eclampsia, ma anche associata a una ridotta funzionalità della tiroide. Nel campione norvegese, invece, sono state incluse 7.000 donne che avevano partorito il primo figlio negli anni '60 e a metà degli anni '90 si erano sottoposte a controllo della funzione tiroidea mediante dosaggio dell'ormone tireostimolante, TSH. Le donne accompagnate da una storia di pre-eclampsia avevano maggiore probabilità (rr= 1,7) di presentare livelli di TSH oltre i valori di riferimento. La probabilità aumentava ulteriormente (rr = 5,8) se la pre-eclampsia si era verificata anche in una seconda gravidanza. Gli autori concludono che la pre-eclampsia nella prima gravidanza espone al rischio di sviluppare ipotiroidismo subclinico (non manifesto), mentre una storia pregressa di pre-eclampsia aumenta il rischio di ipotiroidismo anche nel lungo periodo. (S.Z.)


BMJ 2009;339:b4336



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