Neuropatia diabetica

27 aprile 2024
Speciale Prediabete

Neuropatia diabetica: cause, sintomi e cure



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Indice


Definizione


Neuropatia diabetica: definizione e generalità


Per neuropatia si intende un danno e un malfunzionamento del sistema nervoso, in particolare delle fibre nervose che sono deputate alla trasmissione delle informazioni dal cervello alle diverse parti dell'organismo (la trasmissione avviene tramite impulsi elettrici). Questo disturbo colpisce almeno il 30% delle persone con diabete: in questo caso si parla di neuropatia diabetica.

Cause


Neuropatia diabetica: cause principali


La neuropatia diabetica è una delle conseguenze di un diabete mal gestito: quando non viene contrastata nel modo corretto, infatti, può arrivare a danneggiare tutto l'organismo, incluso il sistema nervoso. La colpa è, almeno in parte, dell'iperglicemia, ossia della presenza di un livello eccessivo di zuccheri nel sangue: soprattutto quando è accompagnata da altri disturbi, come l'iperlipidemia (eccesso di grassi nel sangue) e l'ipertensione arteriosa (pressione arteriosa), può comportare un'alterazione anatomica e funzionale delle fibre nervose. Il risultato è che le trasmissioni nervose dal cervello al resto del corpo possono subire variazioni e interruzioni rischiose.

Sintomi

Neuropatia diabetica: sintomi più comuni


La neuropatia diabetica si presenta sotto varie forme: intorpidimento e formicolio agli arti, dolori e crampi ai polpacci, specialmente notturni, diminuita sensibilità e comparsa di ulcerazioni alla pianta dei piedi. Questa varietà di sintomi dipende dal fatto che le fibre nervose si dividono in diversi gruppi, in relazione alle aree alle quali sono collegate e ai messaggi che devono mandare. Di conseguenza, il danno provocato dalla neuropatia dipende dal gruppo di nervi interessato. Se, ad esempio, a essere colpite sono le fibre nervose sensitive, il risultato può essere la riduzione del tatto e della sensazione dolorosa, mentre se le fibre danneggiate sono quelle motorie, le alterazioni saranno evidenti sulla capacità di muoversi e sul controllo dei muscoli. Se a essere interessato dalla malattia è il terzo gruppo di fibre nervose, definite autonome, a subire gli effetti deleteri è un singolo organo, che può essere il cuore, ma anche l'intestino. La neuropatia diabetica può contribuire anche alla comparsa di ulteriori complicanze, come il piede diabetico e difficoltà di erezione nell'uomo e di eccitazione nella donna.

Diagnosi

Neuropatia diabetica: come efftuare la diagnosi


Per diagnosticare la malattia è necessario innanzitutto eseguire un'anamnesi, ossia un colloquio approfondito con la persona, per raccogliere informazioni sul suo stato di salute e i suoi sintomi, e una visita neurologica approfondita, allo scopo di valutare l'efficienza e la funzionalità della trasmissione nervosa. Per inquadrare meglio la situazione, lo specialista può anche prescrivere esami specifici, in base ai distretti colpiti dalla malattia (ad es., può prescrivere un'elettromiografia della mano). In pratica, si applicano sulla mano del paziente degli elettrodi: questi inviano segnali a un computer che li elabora, permettendo di analizzare la velocità di conduzione motoria e sensitiva delle fibre della zona. Il medico, per avere un quadro più completo della situazione, può anche richiedere una biopsia del nervo interessato dal problema.

Cure

Neuropatia diabetica: cure e rimedi


Le cure della neuropatia diabetica variano in relazione ai singoli casi. In generale, la soluzione migliore è rappresentata dal controllo della glicemia: se si impara a gestire correttamente il diabete, con farmaci, correzioni dello stile di vita e interventi mirati, il rischio di complicanze, incluso quello di neuropatia diabetica, si riduce notevolmente. Il medico può prescrivere, poi, interventi mirati in relazione ai singoli casi. Ad esempio, se il dolore è molto forte può consigliare una cura a base di farmaci analgesici. In alcuni casi, possono risultare utili anche gli antidepressivi e i sedativi.

Alimentazione

È importante osservare le indicazioni fornite dal medico e dal diabetologo per la gestione del diabete. In generale, non bisogna eccedere nelle calorie introdotte, per evitare di aumentare troppo di peso e, quindi, di favorire ulteriormente lo sviluppo della malattia. Inoltre, bisogna mangiare avendo un occhio di riguardo ai carboidrati, sostanze che influenzano la glicemia e che dovrebbero rappresentare il 45-60% delle calorie introdotte ogni giorno. Infine, è utile garantire all'organismo un adeguato apporto di fibre: queste sostanze, infatti, modulano l'assorbimento degli zuccheri. Si trovano principalmente in frutta e verdura. Il consiglio è di consumarne cinque porzioni al giorno.



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