Contraccettivi? Meglio prima

20 settembre 2006
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Contraccettivi? Meglio prima



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Dopo anni di controversie l'ente regolatorio statunitense, Food and Drug Administration, ha dato il via libera alla vendita della pillola del giorno dopo in farmacia senza l'obbligo di presentare una ricetta medica. La vendita è stata autorizzata solo in farmacia e solo per le maggiorenni, mentre le ragazze minorenni dovranno continuare a esibire la ricetta firmata dal medico. Una decisione sofferta se si pensa che nel settembre dell'anno scorso Susan Wood, responsabile della commissione per la salute della donna dell'Fda è arrivata alle dimissioni. La Wood nella sua dichiarazione ufficiale era stata molto dura sostenendo che la decisione dell'Fda "limita per le donne l'accesso a un farmaco che ridurrebbe le gravidanze indesiderate e gli aborti.....". Ma è veramente così? Se lo è domandato un editoriale del Bmj arrivando a risultati contrastanti.

Ne vale la pena?


La contraccezione d'emergenza ha fatto la sua comparsa nei primi anni '70 ma è stata mantenuta segreta, dice l'editoriale, fino ai tardi anni '90. E' a questo punto, infatti, che è esploso il vero interesse per questa forma di contraccezione e molti sforzi sono stati fatti per promuoverla. Ora prodotti di questo tipo sono disponibili in molti paesi e sempre più spesso senza bisogno di ricetta medica. Anche se in molti paesi l'uso rimane piuttosto basso. Da molti la contraccezione d'emergenza è stata sbandierata come la panacea per il tasso crescente di aborti. Alcuni autori sostengono che quasi un milione di aborti potrebbero essere prevenuti negli Stati Uniti ogni anno se ciascuna donna facesse ricorso alla contraccezione d'emergenza quando ne ha bisogno. Non solo, la diminuzione degli aborti del 43% (110000 in meno tra il 1994 e il 2000) è attribuita da molti proprio alla pillola del giorno dopo. Con un sistema di valutazione analogo in Inghilterra e Galles, sostiene l'editorialista, sarebbero stati 66500 gli aborti in meno. Eppure nel Regno Unito nonostante l'aumentato utilizzo della pillola il tasso di aborti complessivo non è sceso. E lo stesso succede in Svezia. I tassi di gravidanza sono condizionati da una moltitudine di fattori economici e sociali ed è difficile mostrare l'effetto di un singolo fattore. Per esempio il diminuito tasso di aborti statunitense potrebbe essere attribuito al diminuito accesso alle cliniche abortive. Tre sono le questioni chiave quando si discute di un intervento sanitario, conclude l'editoriale: "E' in grado di funzionare?" "Funziona davvero?" "Ne vale la pena?". Alla prima domanda, per ovvie ragioni etiche non si è mai stati in grado di rispondere, manca cioè il trial placebo controllo. Il problema in più è che per valutare l'efficacia si richiedono informazioni molto precise sull'ovulazione e sul ciclo mestruale delle donne indagate. Ma molte donne che fanno ricorso alla contraccezione d'emergenza hanno fatto sesso non protetto e hanno un'idea molto vaga sulla data del loro ultimo ciclo se non addirittura erano troppo ubriache per ricordarsi di avere o meno fatto sesso. I risultati sono così contrastanti. Quello che è certo è che rendere più accessibile la pillola del giorno dopo ne aumenta il consumo, ma non sono misurabili gli effetti sui tassi di gravidanze e aborti. Insomma è utile la contraccezione d'emergenza? Lo è per le donne che spesso fanno sesso non protetto perché previene le gravidanze, lo è se in generale non si desidera una gravidanza e lo è anche se siete editori o commissari Fda, perché la liberta scientifica merita sempre una battaglia. Ma se quello che si cerca è un intervento per ridurre gli aborti allora no, non è l'intervento giusto. Forse sarebbe meglio educare le persone all'utilizzo dei contraccettivi prima dei rapporti sessuali, non dopo.

Marco Malagutti



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