Riveduto e corretto

22 ottobre 2004
Aggiornamenti e focus

Riveduto e corretto



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Poche novità, per fortuna, sull'influenza prevista per l'inverno 2004-2005, i due ceppi in arrivo sono vecchie conoscenze: il Fujian e lo Shangai. Il vaccino è già disponibile in farmacia e la somministrazione potrà essere eseguita fino alla fine di novembre. Per raggiungere la protezione anticorpale devono trascorrere almeno 15 giorni dall'iniezione, il tempo necessario alla risposta del sistema immunitario.
Una circolare del Ministero della Salute del luglio 2004, ha definito le caratteristiche del vaccino e i ceppi in esso contenuti.

Tre in uno


Durante la scorsa stagione i virus influenzali in circolazione erano il virus A(H3N1), A(H1N1), A(H1N2) e B. L'allestimento del vaccino attuale, stabilito ogni anno dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, è stato guidato dagli accertamenti fatti sulle precedenti epidemie, e sulla base dei ceppi isolati lo scorso anno è stato preparato un farmaco aggiornato.
In realtà i ceppi A(H1N1), A(H1N2) sono stati identificati solo in casi sporadici e solo in due epidemie, entrambi hanno caratteristiche simili al ceppo A/Nuova Caledonia/20/99 che è stato incluso nel vaccino di quest'anno. Le epidemie più estese, verificatesi in molti paesi erano dovute al sottotipo A(H3N2), somigliante al ceppo A/Fujian/411/2002, anch'esso incluso. E infine sono stati isolati virus di tipo B, la maggior parte dei quali è stata trovata antigenicamente analoga al ceppo B/Shangai/361/2002.
I riscontri epidemiologici e sierologici sono stati ottenuti grazie alla rete di sorveglianza e di controllo dell'influenza, estesa a 82 paesi, Italia compresa. Secondo lo standard previsto dovranno contenere 15 mg di emoagglutinina per ceppo e per dose, e con limite non inferiore a 12 mg.

Oms raccomanda


L'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che il vaccino trivalente venga utilizzato nella campagna 2004-2005 nell'emisfero settentrionale. La vaccinazione è caldamente consigliata a determinate categorie a rischio come gli ultrasessantacinquenni, il personale sanitario, i pazienti ricoverati in ospedale, gli ospiti di case di riposo o istituti assistenziali. Ma anche ad adulti e bambini che soffrono di malattie cardiache e respiratorie croniche, asma, insufficienza renale, diabete mellito, immunodepressione dovuta a malattie o terapie, fibrosi cistica, sindromi di malassorbimento intestinale, bambini reumatici soggetti a prolungata somministrazione di acido acetilsalicilico e a rischio di sindrome di Reye.
Quest'anno per la prima volta la campagna include anche quanti lavorano con pollame e volatili, anche se il vaccino non protegge dai ceppi influenzali aviari. Tuttavia rappresenta una barriera preventiva che interrompe la trasmissione di altri ceppi e evita potenziali combinazioni e mutazione genetiche da cui potrebbero originarsi nuovi ceppi.
L'estensione della protezione interessa il 50-75% della popolazione vaccinata, e in ogni caso chi si ammala viene colpito da forme meno gravi. L'immunità conferita dura 6-12 mesi e ha la sua massima efficacia circa dopo un mese.

Simona Zazzetta



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