Colpire il tumore con precisione

04 giugno 2010
Interviste

Colpire il tumore con precisione



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di Marco Malagutti

In Italia, ogni anno, circa 100 mila malati di cancro vengono trattati con la radioterapia: il tumore è, cioè colpito, dall'esterno, con radiazioni prodotte da un acceleratore lineare. Ma si vanno sempre più diffondendo sistemi che garantiscono una maggiore precisione, proteggendo così i tessuti sani e gli organi circostanti il tumore. E riducendo di conseguenza gli effetti collaterali. La moderna brachiterapia rappresenta uno di questi sistemi e sull'argomento si è appena svolto a Roma un convegno all'Università Cattolica del Sacro Cuore, nel corso del quale hanno preso la parola molti prestigiosi specialisti impegnati nella lotta contro il cancro. Tra questi Vincenzo Valentini, dirigente medico delle Unità Operative Complesse dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, che a Dica33 spiega che cos'è la brachiterapia e quali sono i vantaggi del suo utilizzo.


Qual è l'obiettivo di questa terapia?
L'obiettivo, oltre alla cura del paziente, è preservarne gli organi e le funzioni. In più con la moderna brachiterapia, la qualità della vita del paziente viene preservata.

Come funziona il metodo?
La brachiterapia è una terapia di radiazioni ad alta precisione, in cui la fonte delle radiazioni utilizzate per neutralizzare le cellule tumorali e ridurre la neoplasia è posizionata dentro o vicino al tumore stesso. La brachiterapia rappresenta un'opzione terapeutica precisa, altamente efficace e ben tollerata, adattabile alle esigenze dei singoli pazienti. Grazie a quest'approccio di precisione, consente allo specialista di concentrare un'alta dose di radiazioni in un'area limitata riducendo al minimo i danni arrecati a tessuti e organi sani in prossimità del tumore, nel corso di un periodo di cura più breve.

A quali tumori si applica?
Il convegno di Roma è stato principalmente incentrato sull'applicazione della moderna brachiterapia nella cura dei tumori prostatici, testa-collo e ginecologici. Ma il metodo non si limita a queste zone e può essere utilizzata in molte altre regioni anatomiche. Va ricordato che può essere utilizzata da sola o in combinazione con altre terapie come la chirurgia, la radioterapia esterna e la chemioterapia.

Tempo e precisione sembrano i due elementi chiave
Assolutamente sì. Rispetto ad altre forme di radioterapia, come la radioterapia a fasci esterni (EBRT), la brachiterapia è in grado di fornire la dose necessaria di radiazioni nell'arco di un periodo di trattamento di gran lunga più breve. Nella cura del tumore alla prostata, ad esempio, i normali tempi di trattamento, che possono arrivare fino a sette settimane con la radioterapia EBRT, si riducono ad appena uno o due giorni con la brachiterapia. Inoltre, la precisione con cui vengono emesse le radiazioni riduce il rischio di inutili danni a tessuti e organi sani in prossimità del tumore, favorendo così la riduzione di effetti collaterali. La tecnica si rivela particolarmente importante per i pazienti anziani diagnosticati con tumore, per i quali si evitano interventi invasivi e non mirati, senza in alcun modo entrare in competizione con altre tecniche chirurgiche.

Per chi volesse informazioni supplementari?
Il congresso romano segue il lancio ufficiale della campagna sulla brachiterapia dal titolo "Perché la vita va vissuta", che punta ad accrescere la consapevolezza in materia di brachiterapia come efficacissima forma di radioterapia ad alta precisione nella cura contro il cancro. La campagna invita le persone affette da tumore, nonché il personale medico che si occupa di questi pazienti, a visitare il nuovo sito web aboutbrachytherapy.com per accedere a informazioni che, unitamente ai consigli dei loro specialisti, possono aiutare questi soggetti prendere decisioni consapevoli sui trattamenti a cui sottoporsi.



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