I rischi della crociera

16 luglio 2010
Aggiornamenti e focus

I rischi della crociera



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Una crociera può essere pericolosa per la salute? Senza generare inutili allarmismi, è bene, come sottolinea Walter Pasini, Presidente della Società Italiana di Medicina del Turismo, tenere in considerazione alcune precauzioni prima di affrontare un viaggio di questo tipo. Ma perché si dovrebbe rischiare? Alcuni numeri illustrano meglio la situazione. Nel 2008, a livello mondiale, 13 milioni di passeggeri hanno viaggiato in crociera, con una media di 3000 passeggeri per ogni nave e 1000 persone di equipaggio. Questo significa un numero elevato di persone in spazi limitati. Una condizione che, necessariamente, aumenta il rischio di epidemie, che possono anche essere disseminate nei paesi di origine dei passeggeri e dei membri dell'equipaggio che sbarcano. Altro fattore critico riguarda l'età media dei viaggiatori, 45-50 anni, con un terzo dei passeggeri sopra i 60 anni di età. Un numero che cresce se la crociera supera i sette giorni. E il viaggiatore anziano, si sa, è più fragile e più esposto agli sbalzi di temperatura, alle variazioni climatiche, ai cambiamenti nella dieta e nell'attività fisica e agli aumentati livelli di stress comparati con quelli a casa. Ecco perché gli eventi cardiovascolari acuti sono la causa principale di mortalità durante una crociera. E poi c'è il problema delle epidemie in particolare di malattie gastrointestinali.

Una rassegna della letteratura da parte dell'OMS aveva identificato più di 100 epidemie associate con il trasporto marittimo negli ultimi 30 anni. Una sottostima molto probabilmente, perché molte epidemie non sono riportate e alcune non vengono nemmeno scoperte. La maggior parte delle epidemie di malattie gastrointestinali associate a crociere è stato messo in relazione con il consumo di acqua e cibo contaminati a bordo della nave. I fattori che hanno contribuito alle epidemie comprendono la contaminazione dell'acqua nei serbatoi, l'inadeguata disinfezione dell'acqua, la contaminazione dell'acqua attraverso i sistemi di discarica, costruzione e stoccaggio dell'acqua inadeguati, le deficienze nella manipolazione degli alimenti, nella preparazione dei cibi e nella loro cucina. E l'agente patogeno più temuto è il norovirus, che tra il 1° gennaio e il 5 luglio 2008 ha causato 42 epidemie di gastroenterite in 13 differenti navi da crociera che solcavano le acque del Mediterraneo. I sintomi spesso iniziano improvvisamente con vomito e/o diarrea e poi febbre, crampi addominali e malessere generale. Tra le infezioni del tratto respiratorio la Società Italiana di Medicina del Turismo ricorda il rischio influenza specie nelle aree equatoriali dove i virus dell'influenza non hanno una circolazione stagionale. Nella storia recente si sono verificate sulle navi anche epidemie di legionellosi, malattia batterica che interessa i polmoni, talvolta in modo grave.

Ecco infine i principali consigli per chi si trova a dover affrontare una crociera: Innanzitutto consultareprima della partenza il proprio medico per valutare lo stato di salute e considerare le possibili vaccinazioni da effettuare e l'eventuale chemioprofilassi antimalarica. Chi è affetto da patologia cronica deve portare con sé una documentazione sanitaria deipropri precedenti e del proprio stato di salute nonché una farmacia da viaggio che comprenda i farmaci di cui si fa uso abituale, un antidiarroico ed eventualmente farmaci antivirali per il trattamento o la profilassi dell'influenza. Durante la crociera, infine, è bene lavarsi spesso le mani con sapone e acqua o con confezioni contenenti liquidi disinfettanti. E se al ritorno si avesse febbre meglio consultare immediatamente il proprio medico in particolare se la crociera ha interessato aree malariche.



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