Obese nella terza età ricordano meno

26 agosto 2010
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Obese nella terza età ricordano meno



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Il primo studio statunitense sul possibile legame tra obesità nelle donne anziane e peggioramento della funzionalità cerebrale, in particolare diminuzione della memoria, ha confermato questa ipotesi. La ricerca, che ha coinvolto 8745 donne in post menopausa di età compresa tra 65 e 79 anni, ha dimostrato che l'eccesso ponderale, ancor di più se concentrato nei fianchi, determina una significativa perdita di memoria, tanto più accentuata quanto maggiore è il soprappeso. Nel dettaglio, a ogni punto in più di BMI (body mass index) corrisponde un punto in meno nel Modified mini-mental state examination (3MSE), la "scala" impiegata normalmente per valutare il decadimento cognitivo nelle persone anziane. Ma per quale motivo il grasso localizzato sui fianchi mette più a repentaglio il funzionamento mentale più di quello che si concentra nell'addome? «Non siamo ancora in grado di dare una risposta esauriente a questa domanda, anche se sembra che il tessuto adiposo sui fianchi contribuisca alla formazione di placche correlate al morbo di Alzheimer oppure a un limitato flusso di sangue al cervello», spiega Diana Kerwin, ricercatrice che ha coordinato la studio. «Di sicuro però le evidenze emerse ci obbligano a considerare con attenzione il soprappeso nelle donne anziane, che non rappresenta più soltanto un rischio per la comparsa di sindrome metabolica ma anche di disturbi a livello cerebrale».

Journal of the American Geriatrics Society, 14 luglio 2010 online



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