Una tassa sulle cattive abitudini

11 ottobre 2010
Aggiornamenti e focus

Una tassa sulle cattive abitudini



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In occasione del Congresso dell'European society for medical oncology (Esmo) a Milano,gli oncologi italiani chiedono di aumentare di un euro il prezzo di ogni pacchetto di sigarette e di ogni seduta con lampade abbronzanti. Una sorta di "tassa per la salute" per dissuadere consumatori, soprattutto giovani, da abitudini che aumentano il rischio di tumore polmonare e di melanoma, e per arrivare a raccogliere 4,5 miliardi di euro l'anno, da destinare a potenziare gli organici delle oncologie italiane e a ridurre le liste d'attesa. «Chiediamo al Governo di intervenire come capofila per una misura da estendere poi a tutto il continente. Siamo stati un modello con la legge antifumo del 2005, possiamo esserlo anche per l'introduzione di questo provvedimento che darebbe effetti immediati soprattutto sui giovani» afferma Carmelo Iacono, presidente dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom). Secondo gli esperti le campagne di prevenzione non bastano, «è necessario andare a "toccare le tasche" dei cittadini, nessuna misura è più valida». Dai dati risulta che, nel 2008, ogni struttura abbia speso più di 1.152.000 euro l'anno. La spesa complessiva effettiva del Servizio sanitario nazionale nel 2009, ammonta a109.669miliardi di euro. «È evidente che il ricavato della tassa su fumo e lettini, potrebbe dare un contributo sostanziale per potenziare l'assistenza oncologica in tutto il Paese, con investimenti soprattutto nelle strutture del sud» conclude Iacono.



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