Vasculite

12 settembre 2024

Vasculite: cause, sintomi e cure



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Indice


Definizione


Vasculite: definizione e generalità


Il termine vasculite indica infiammazione e necrosi delle pareti dei vasi; le manifestazioni sono estremamente variabili a seconda del distretto corporeo coinvolto, del calibro dei vasi interessati, dall'estensione del danno, quindi è più corretto parlare di vasculiti. Si tratta di un ampio spettro di forme patologiche per le quali esistono numerose classificazioni cliniche, che tengono conto della localizzazione anatomica della lesione (cute, reni, apparato respiratorio e gastroenterico) e della presentazione clinica, acuta o cronica.
Le vasculiti cutanee sono forme in cui prevale il coinvolgimento della cute e sono le più frequenti.

Cause


Vasculite: cause principali


Le cause primitive sono quasi sempre ignote, mentre diversi possono essere i fattori precipitanti, spesso tra loro combinati, che includono l'uso di farmaci, radiazioni, agenti infettivi, meccanismi immunologici legati a immunocomplessi circolanti.

Sintomi

Vasculite: sintomi più comuni


Nelle vasculiti cutanee si ha la comparsa di lesioni polimorfe come papule, ponfi, elementi purpurici o necrotici. La localizzazione più comune è agli arti inferiori, mentre nei soggetti allettati le lesioni compaiono su glutei e dorso. Quasi sempre le lesioni sono bilaterali e simmetriche, accompagnate da febbre, artralgie, malessere e disturbi gastrointestinali.

Diagnosi

Vasculite: come efftuare la diagnosi


La diagnosi è fortemente legata alla valutazione delle lesioni cutanee e si approfondisce con il ricorso, quando necessario, alla biopsia seguita da esame istopatologico.
Sono d'aiuto per l'inquadramento clinico alcuni esami di laboratorio volti a individuare la presenza di anticorpi ANCA, antifosfolipidi, antinucleari e altri test ancora più specifici.

Cure

Vasculite: cure e rimedi


Le vasculiti cutanee hanno in genere un decorso benigno che evolve nel giro di qualche settimana verso la risoluzione completa, che però può lasciare qualche cicatrice.
Il primo approccio terapeutico prevede l'impiego di farmaci antistaminici anti-H1 associati a Fans (antinfiammatori non steroidei), poi colchicina e Dds (diaminodifenilsulfone) per rimuovere gli agenti eziologici scatenanti. Solo in caso di mancata risposta a questi trattamenti si può considerare l'utilizzo di altri farmaci, più potenti ma gravati da effetti collaterali.

Fonte: Fabbri, Gelmetti, Leigheb. Manuale di dermatologia medica. Editore Elsevier 2010


Farmaci

Di seguito è riportato l'elenco dei principi attivi maggiormente utilizzati nella cura di questa patologia. E' sempre necessario consultare il proprio medico per la scelta di un farmaco, del principio attivo e della posologia più indicati per il paziente.



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