Candesartan Ranbaxy

26 aprile 2024

Candesartan Ranbaxy


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Cos'è Candesartan Ranbaxy (candesartan cilexetil)


Candesartan Ranbaxy è un farmaco a base di candesartan cilexetil, appartenente al gruppo terapeutico Antagonisti dell'angiotensina II + diuretici.

A cosa serve Candesartan Ranbaxy e perchè si usa


Candesartan Ranbaxy è indicato nel:
  • Trattamento dell'ipertensione essenziale negli adulti.
  • Trattamento dei pazienti con scompenso cardiaco e alterata funzione sistolica ventricolare sinistra (frazione di eiezione ventricolare sinistra, LVEF 40%) in aggiunta alla terapia con ACE-inibitori o in caso di intolleranza agli ACE-inibitori (vedere paragrafo 5.1).

Indicazioni: come usare Candesartan Ranbaxy, posologia, dosi e modo d'uso


Per le dosi che non possono essere ottenute con Candesartan Ranbaxy 32 mg compresse, sono disponibili altri dosaggi di medicinali che contengono candesartan cilexetil.

Dose nell'ipertensione

La dose iniziale raccomandata e la dose usuale di mantenimento di Candesartan Ranbaxy è di 8 mg una volta al giorno. Gran parte dell'effetto antipertensivo viene ottenuto entro 4 settimane. In alcuni pazienti, nei quali non si ottiene un controllo adeguato della pressione sanguigna, la dose può essere aumentata a 16 mg una volta al giorno e fino ad un massimo di 32 mg una volta al giorno. La terapia va adattata in base alla risposta pressoria.

Candesartan Ranbaxy può anche essere somministrato con altri farmaci antipertensivi. È stato dimostrato che l'aggiunta di idroclorotiazide ha un effetto antipertensivo additivo con vari dosaggi di Candesartan Ranbaxy.

Pazienti anziani

Nei pazienti anziani non è richiesto alcun aggiustamento della dose iniziale.

Pazienti con deplezione del volume intravascolare

Nei pazienti a rischio di ipotensione, quali i pazienti con possibile deplezione volumetrica, si può considerare una dose iniziale di 4 mg (vedere anche paragrafo 4.4).

Pazienti con compromissione renale

Nei pazienti con compromissione renale, compresi i pazienti in emodialisi, la dose iniziale è 4 mg.

La dose va titolata in base alla risposta.

L'esperienza nei pazienti con compromissione renale molto grave o di stadio terminale (Clcreatinina <15 ml/min) è limitata. (Vedere paragrafo 4.4).

Pazienti con compromissione epatica

Nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata si raccomanda una dose iniziale di 4 mg una volta al giorno. La dose può essere adattata in base alla risposta. Candesartan Ranbaxy è controindicato nei pazienti con grave compromissione epatica e/o colestasi (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).

Terapia concomitante

È stato dimostrato che l'aggiunta di un diuretico di tipo tiazidico come l'idroclorotiazide ha un effetto antipertensivo additivo con candesartan cilexetil.

Pazienti di razza nera

L'effetto antipertensivo di candesartan è minore nei pazienti di razza nera che in quelli di razza non nera. Pertanto, dosi più elevate di Candesartan Ranbaxy e una terapia concomitante possono essere richiesti più frequentemente per ottenere il controllo della pressione sanguigna nei pazienti di razza nera rispetto ai pazienti di razza non nera (vedere paragrafo 5.1).

Posologia nello scompenso cardiaco

La dose iniziale usuale raccomandata di Candesartan Ranbaxy è 4 mg una volta al giorno. La titolazione fino alla dose target di 32 mg una volta al giorno (dose massima) o fino alla dose massima tollerata viene effettuata raddoppiando la dose ad intervalli di almeno 2 settimane (vedere paragrafo 4.4). La valutazione dei pazienti con scompenso cardiaco deve sempre comprendere la valutazione della funzione renale, incluso il monitoraggio della creatinina e del potassio sierici. Candesartan Ranbaxy può essere somministrato con altri trattamenti per lo scompenso cardiaco, compresi ACE-inibitori, beta-bloccanti, diuretici e digitale o una associazione di questi medicinali. L'associazione di un ACE-inibitore, di un diuretico risparmiatore di potassio (as es. spironolattone) e di Candesartan Ranbaxy è sconsigliata e deve essere presa in considerazione solo in seguito ad un'attenta valutazione dei potenziali rischi e benefici (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1).

Popolazioni speciali di pazienti

Non è richiesto alcun aggiustamento della dose iniziale nei pazienti anziani o nei pazienti con deplezione del volume intravascolare, compromissione renale o compromissione epatica da lieve a moderata.

Terapia concomitante

Candesartan Ranbaxy può essere somministrato con altri trattamenti per lo scompenso cardiaco, compresi ACE-inibitori, beta-bloccanti, diuretici e digitale o un'associazione di questi medicinali (vedere anche paragrafi 4.4 e 5.1).

Modo di somministrazione

Uso orale.

Candesartan Ranbaxy deve essere preso una volta al giorno, indipendentemente dall'assunzione di cibo.

La biodisponibilità di candesartan non è influenzata dall'assunzione di cibo.

Uso nei bambini e negli adolescenti

L'uso di Candesartan Ranbaxy non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni a causa della mancanza di dati relativi alla sicurezza ed all'efficacia (vedere paragrafi 5.1 e 5.2)

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Candesartan Ranbaxy


  • Ipersensibilità a candesartan cilexetil o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).
  • Grave compromissione epatica e/o colestasi.

Candesartan Ranbaxy può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

L'uso degli antagonisti del recettore dell'angiotensina-II non è raccomandato nel primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L'uso degli AIIRA è controindicato nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

L'evidenza epidemiologica relativa al rischio di teratogenicità a seguito all'esposizione ad ACE-inibitori nel corso del primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia, un leggero aumento del rischio non può essere escluso. Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici relativi al rischio con gli AIIRA, per questa classe di farmaci possono esserci dei rischi simili. A meno che il proseguimento della terapia con AIIRA non sia considerato essenziale, per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo con un comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa.

È noto che l'esposizione ad una terapia con AIIRA nel corso del secondo e del terzo trimestre induce fetotossicità umana (ridotta funzione renale, oligoidramnio, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere anche paragrafo 5.3).

Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda di effettuare un controllo ecografico della funzione renale e del cranio.

I neonati le cui madri hanno assunto AIIRA devono essere seguiti attentamente per l'ipotensione (vedere anche paragrafi 4.3 e 4.4).

Allattamento

Poiché non vi sono dati disponibili relativi all'uso di Candesartan Ranbaxy durante l'allattamento, Candesartan Ranbaxy non è raccomandato e sono preferibili trattamenti alternativi con un migliore profilo di sicurezza nell'allattamento, in particolare quando si allatta un bambino appena nato o prematuro.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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