Mecloderm F

27 aprile 2024

Mecloderm F


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Cos'è Mecloderm F (fluocinolone acetonide + meclociclina)


Mecloderm F è un farmaco a base di fluocinolone acetonide + meclociclina, appartenente al gruppo terapeutico Corticosteroidi.

A cosa serve Mecloderm F e perchè si usa


Terapia delle dermatiti sostenute da germi sensibili alla tetraciclina e caratterizzate da aumentata reattività dei tessuti cutanei. Profilassi dell'infezione secondaria nelle dermatiti allergiche.

Indicazioni: come usare Mecloderm F, posologia, dosi e modo d'uso


Accompagnare l'applicazione della crema sulla zona cutanea da trattare con un lieve massaggio. Il trattamento può essere effettuato 1-2 volte al giorno avendo cura di ricoprire la parte con uno strato di crema. L'applicazione può essere o meno accompagnata da un bendaggio occlusivo.

Se si adotta la tecnica del bendaggio occlusivo, poichè essa può favorire l'assorbimento dei componenti con conseguente possibile comparsa di effetti sistemici, è consigliabile, nei casi di lesioni estese, trattare una parte per volta; in tal modo possono anche evitarsi eventuali alterazioni della omeostasi termica che si manifestano con un aumento della temperatura corporea richiedente, ove si verifichi, l'interruzione del trattamento. Le pellicole di plastica sono infiammabili e possono provocare fenomeni individuali di sensibilizzazione che rendono necessaria la sostituzione del materiale adoperato.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Mecloderm F


Ipersensibilità alla meclociclina o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Ipersensibilità alla tetraciclina.

I corticosteroidi topici sono controindicati nei pazienti con anamnesi di ipersensibilità a uno qualsiasi dei componenti della preparazione.

Il fluocinolone topico è controindicato in presenza di tubercolosi, infezioni fungine e della maggior parte delle lesioni virali della pelle (virus del vaccino, varicella, herpes simplex, ecc.).

La terapia occlusiva è controindicata in soggetti con dermatite atopica.

Mecloderm F può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza:

I corticosteroidi sono generalmente teratogeni negli animali da laboratorio quando somministrati in modo sistemico a dosi relativamente basse. I corticosteroidi più potenti si sono dimostrati teratogeni dopo applicazione dermica in animali da laboratorio. Non sono stati condotti studi adeguati e ben controllati sulle donne in gravidanza relativi agli effetti teratogeni di corticosteroidi applicati per via topica. Pertanto, i corticosteroidi topici devono essere usati in gravidanza solo se il beneficio giustifichi il rischio per il feto.

Nelle pazienti in gravidanza occorre fare un uso limitato di questa classe di farmaci, oltre ad evitare dosi elevate o terapie prolungate.

Studi sui conigli hanno dimostrato che la meclociclina topica causa un lieve ritardo dell'ossificazione (vedere par. 5.3).

Nelle donne in stato di gravidanza il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico.

Allattamento:

I corticosteroidi somministrati per via sistemica sono escreti nel latte materno e potrebbero indurre un blocco della crescita, interferire con la produzione dei corticosteroidi endogeni o causare altri effetti nocivi.

Non è noto se la somministrazione topica di corticosteroidi possa determinare un assorbimento sistemico sufficiente a produrre quantità rilevabili nel latte materno. Si deve quindi prestare attenzione quando i corticosteroidi topici sono somministrati a una donna che allatta con latte materno.

Fertilità:

Il trattamento con glucocorticoidi nel ratto, ha causato una riduzione significativa del peso ovarico e uterino, il blocco dell'ovulazione, una riduzione marcata della quantità e dell'attività della carbonil reduttasi ovarica e una riduzione del picco di ormone luteinizzante.

Quali sono gli effetti indesiderati di Mecloderm F


Reazioni avverse sono state riportate raramente a causa dei bassi dosaggi impiegati. Si tratta, in questi casi, di disturbi classici della cortico e dell'antibiotico-terapia in forma lieve e reversibile.

Gli effetti indesiderati sono indicati con la classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. Per ogni classe, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine di gravità decrescente.
  • Infezioni e infestazioni:
    Infezioni secondarie a causa di riduzione della resistenza locale alle infezioni.
  • Patologie endocrine
    Soppressione reversibile dell'asse ipotalamo-ipofisario-surrene (HPA) (vedere par. 4.4).
    Sindrome di Cushing.
  • Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione.
    Ritardo nella guarigione della ferita, necrosi, dolore, esfoliazione, prurito ed eritema nel sito di applicazione.
  • Esami diagnostici
    Riduzione del cortisolo ematico e della corticotropina ematica
  • Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Collagenopatia
    Artralgia
  • Patologie del sistema nervoso
    Sensazione di bruciore
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Atrofia cutanea*, alterazioni della pigmentazione*, acne, ipertricosi, dermatite allergica, dermatite periorale, rash, eritema, petecchie, ipopigmentazione cutanea, secchezza cutanea, macerazione della pelle, teleangectasia, rash pustoloso, reazione di fotosensibilità, rosacea, pelle gialla, pelle secca, prurito, strie cutanee (specialmente associate a bendaggio occlusivo).

Altre reazioni avverse locali sono state segnalate raramente con l'uso di corticosteroidi topici, ma possono verificarsi più frequentemente con l'uso di bendaggi occlusivi: ipertensione, iperglicemia, cataratte subcapsulari e glaucoma, osteoporosi, psicosi.

Nei bambini sono stati segnalati altri eventi avversi associati all'uso dei corticosteroidi: ritardo dell'aumento di peso, osteoporosi, aumento del peso/obesità, iperglicemia, ipertensione, ritardo della crescita lineare, bassi livelli plasmatici di cortisolo e assenza di risposta alla stimolazione con ACTH (vedere paragrafo 4.4).

*Caratteristiche cutanee secondarie a effetti locali e/o sistemici della soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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