Ritmodan

29 marzo 2024

Ritmodan


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Cos'è Ritmodan (disopiramide)


Ritmodan è un farmaco a base di disopiramide, appartenente al gruppo terapeutico Antiaritmici. E' commercializzato in Italia da AVAS Pharmaceuticals S.r.l.

Confezioni e formulazioni di Ritmodan disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Ritmodan disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Ritmodan e perchè si usa


Trattamento preventivo
  • delle ricadute di aritmia completa con fibrillazione atriale e del flutter dopo regolarizzazione del ritmo
  • delle ricadute di tachicardia parossistica e ventricolare
  • delle alterazioni del ritmo nell'infarto miocardico
Trattamento curativo
  • delle extrasistoli atriali o ventricolari.

Indicazioni: come usare Ritmodan, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Terapia d'attacco: da 4 a 6 capsule al giorno, da suddividere in 3 - 4 somministrazioni.

Quando nel trattamento dell'aritmia completa o del flutter è controindicato lo shock elettrico, la posologia potrà essere di 8 capsule al giorno.

Terapia di mantenimento: la posologia minima di mantenimento verrà ricercata diminuendo progressivamente la dose: non si dovrà scendere al di sotto di 1 capsula ogni 8 ore possibilmente 1 ogni 6 ore, cioè da 3 a 4 capsule nelle 24 ore.

Pazienti con insufficienza epatica o renale

Insufficienza renale

Nei pazienti con insufficienza renale la dose di disopiramide deve essere ridotta adeguando l'intervallo tra una somministrazione e l'altra.

Insufficienza epatica

La dose di disopiramide deve essere ridotta nei pazienti con insufficienza epatica.

Anziani

È raccomandata cautela negli anziani a causa della possibile riduzione della velocità di filtrazione glomerulare renale e della funzionalità epatica.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l'efficacia di disopiramide nei bambini di età inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. I dati disponibili sono riportati nel paragrafo 4.4, 5.1 e 5.2.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Ritmodan


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Ritmodan è controindicato nei seguenti casi:
  • blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non regolato con impianto di PMK
  • blocco di branca associato a blocco atrioventricolare di primo grado
  • doppio blocco (emiblocco sinistro posteriore o anteriore e blocco di branca destro)
  • pre-esistente allungamento del tratto QT
  • grave disfunzione del nodo seno-atriale
  • grave scompenso cardiaco non secondario ad aritmie cardiache (vedere paragrafo 4.4)
  • somministrazione concomitante di altri farmaci antiaritmici o farmaci che possono provocare aritmie ventricolari e specialmente torsione di punta (vedere paragrafo 4.5)

Ritmodan può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Disopiramide può indurre contrazioni uterine durante la gravidanza. Disopiramide passa nella circolazione fetale. Il farmaco deve essere prescritto solo nei casi in cui il beneficio atteso per la madre superi il rischio per il feto.

Allattamento

Poiché disopiramide viene escreta nel latte materno, è necessario interrompere l'allattamento al seno oppure la terapia con disopiramide per evitare rischi al neonato.

Quali sono gli effetti indesiderati di Ritmodan


Effetti Cardiaci (vedere paragrafo 4.3)
  • Il potenziale aritmogeno di disopiramide è basso. Tuttavia, come tutti i farmaci antiaritmici, disopiramide può causare o peggiorare aritmie ventricolari (tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsioni di punta). Tale effetto pro-aritmico è più probabile in presenza di ipokaliemia, di utilizzo del farmaco in associazione con altri farmaci antiaritmici, di grave patologia cardiaca conclamata, di allungamento dell'intervallo QT.
  • Si possono verificare alterazioni della conduzione intracardiaca: allungamento del tratto QT, allargamento del complesso QRS, blocco atrioventricolare e di branca.
  • Sono stati segnalati altri tipi di aritmie: bradicardia, blocco sinusale, fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare e torsioni di punta.
  • Sono inoltre stati descritti episodi di grave insufficienza cardiaca, collasso o anche shock cardiogeno, particolarmente nei pazienti con grave patologia cardiaca conclamata. La bassa gittata cardiaca risultante può causare ipotensione, insufficienza renale e/o ischemia epatica acuta che può assomigliare ad epatite epatocellulare acuta.
Altri effetti indesiderati
  • Atropino-simili (vedere anche paragrafo 4.4):
    • Urinari: disuria, ritenzione urinaria acuta, particolarmente nel prostatismo.
    • Oftalmici: disturbi dell'accomodazione, diplopia.
    • Gastrointestinali: secchezza delle fauci, stipsi.
    • Impotenza.
    • Disturbi cognitivi
    • Disturbi psichiatrici.
  • Epigastralgie, nausea, vomito, anoressia, diarrea.
  • Reazioni cutanee: molto raramente eruzione cutanea; casi isolati di reazioni di tipo anafilattico (ad es. orticaria, angioedema) che possono esitare in shock (in genere associati alla formulazione iniettabile).
  • Raramente: ipoglicemia, a volte grave (vedere paragrafo 4.4).
  • Eccezionalmente: ittero colestatico, cefalea, capogiri, neutropenia, agranulocitosi.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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