Covid-19 e occhi, che relazione c’è? Intervista al prof. Paolo Nucci

28 maggio 2020
Interviste

Covid-19 e occhi, che relazione c’è? Intervista al prof. Paolo Nucci



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La congiuntivite è stata annoverata tra i possibili sintomi distintivi dell'infezione da coronavirus, e gli occhi come una porta di ingresso del virus nell'organismo. Per approfondire questi aspetti Dica33 ha intervistato Paolo Nucci, Professore ordinario di oftalmologia presso l'Università statale di Milano.


Cosa si può dire della relazione tra infezione da Covid-19 e infezioni oculari?

In questo periodo abbiamo assistito a una proliferazione di pubblicazioni, non sempre validate da un solido disegno, e sottoposte a un grado di verifica inferiore rispetto alla norma.

Il lavoro più significativo che abbia esplorato il legame tra infezione e interessamento oculare riguarda uno studio cinese condotto su 28 pazienti positivi per coronavirus, in due dei quali sono state riscontrate tracce di virus nella congiuntiva. Altri risultati recentemente diffusi sono basati non su studi condotti su popolazioni di pazienti, ma su case reports riferiti a singoli pazienti, dai quali non trarrei conclusioni.


In che misura quindi gli occhi si possono infettare?

Dalla letteratura emerge una presenza virale nella congiuntiva compresa tra lo 0,9% e il 5%. La congiuntiva è collegata al naso attraverso il dotto nasolacrimale. In corso di infezione virale non è raro che il virus si trovi anche negli occhi. Probabilmente si tratta però di un riscontro occasionale dovuto alla prossimità della cavità nasale. Covid-19 causa l'interessamento delle vie aeree superiori, e quindi il possibile trasferimento di materiale virale nella congiuntiva. È possibile che si riscontrino tracce virali nelle lacrime, anche se in bassa percentuale. Non si può affermare con certezza che gli occhi siano un veicolo di trasmissione del virus; tuttavia è opportuno indossare protezioni.


Si può affermare che Covid-19 determini la congiuntivite?

Non è possibile affermare con certezza che Covid-19 determini la congiuntivite, personalmente non ho riscontri di una percentuale significativa di congiuntiviti in pazienti positivi.

La presenza, nei malati, di un arrossamento oculare non rappresenta un elemento di specificità che porti alla conclusione per cui sia in atto una congiuntivite dovuta a questo virus. D'altra parte, è possibile che un virus causi una congiuntivite perché intacca varie mucose, ed è possibile che nella congiuntiva si trovi del materiale virale, per il collegamento con le vie aeree superiori, come accade per qualsiasi virus.


L'arrossamento degli occhi può avere diverse cause...

In questo periodo esiste un allarmismo ingiustificato dovuto al timore che un arrossamento degli occhi possa esser un segno di infezione. Ebbene, soprattutto se accompagnato da prurito, una tale manifestazione fa propendere per una congiuntivite allergica, tipica di questa stagione. Inoltre la congiuntivite virale causa arrossamento, secrezione acquosa e non purulenta.


Stefania Cifani


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