Covid-19, analisi delle acque reflue per monitorare la diffusione del virus

08 giugno 2021
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Covid-19, analisi delle acque reflue per monitorare la diffusione del virus



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Secondo uno studio italiano pubblicato in preprint su medRxiv, è possibile utilizzare l'analisi delle acque reflue per monitorare la diffusione del nuovo coronavirus nella popolazione. Questo strumento permette infatti di conoscere con una-due settimane di anticipo rispetto ai sistemi di sorveglianza esistenti l'andamento della curva epidemica. La metodica si basa sulla concentrazione dell'RNA virale presente nei reflui urbani, che viene estratto e analizzato mediante PCR real time. «Come dimostrato dal presente studio, la sorveglianza virologica dei reflui urbani ha grande potenzialità di impiego poiché permette di ottenere un profilo dei contagi includendo contemporaneamente le infezioni sintomatiche e asintomatiche di un'intera popolazione» spiega Sara Castiglioni dell'Istituto Mario Negri.

L'Istituto ha sviluppato nel 2005 una tecnica chiamata "epidemiologia delle acque reflue", che veniva utilizzata per stimare il consumo di droghe, alcol e farmaci nella popolazione. In questo lavoro, il gruppo ha collaborato con l'Università statale di Milano, che si occupa da anni di sorveglianza virologica ambientale analizzando i reflui urbani all'ingresso di un depuratore per controllare i virus eliminati dall'apparato intestinale.

I ricercatori hanno studiato 107 campioni di otto città della Lombardia, scegliendo le aree più colpite da COVID-19 nella prima ondata della pandemia, tra cui Bergamo, Brembate, Ranica, Brescia, Cremona, Crema, Lodi e Milano. Ebbene, gli esperti hanno riscontrato la presenza di RNA virale in 65 dei campioni analizzati, una delle percentuali più alte di positività rispetto a studi dello stesso genere portati avanti in altri paesi.

Le percentuali più alte di campioni positivi erano nella zona di Bergamo (80%) e Brescia (77%), mentre a Cremona la percentuale era intorno al 58%. Le cariche virali più elevate sono state osservate a Brembate, Ranica e Lodi all'inizio della pandemia, e man mano i valori sono diminuiti, fino ad arrivare all'assenza di virus alla metà di giugno 2020 in tutte le città considerate. La carica virale misurata nei reflui urbani in ogni area è risultata comparabile con il numero di casi attivi. I risultati delle analisi dei reflui anche nelle ondate successive alla prima saranno disponibili a breve.

Fonte: Doctor33

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