Long Covid per più tempo in chi ha più sintomi

11 ottobre 2021
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Long Covid per più tempo in chi ha più sintomi



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Sintomi, complicanze e gestione del long Covid


La presenza di più di cinque sintomi di Covid-19 nella prima settimana di infezione è significativamente associata allo sviluppo di long Covid, indipendentemente dall'età o dal sesso del paziente, secondo una revisione della letteratura pubblicata sul Journal of the Royal Society of Medicine. «Abbiamo cercato di riassumere la ricerca attuale sulla prevalenza dei sintomi, le complicanze e la gestione del long Covid. I dati di prevalenza aggregati nella revisione evidenziano i dieci sintomi più comuni di questa patologia, ovvero affaticamento, mancanza di respiro, dolori muscolari, tosse, mal di testa, dolori articolari, dolore al petto, alterazioni dell'olfatto e del gusto, diarrea» spiega Olalekan Lee Aiyegbusi, dell'University of Birmingham, primo nome dello studio.

I ricercatori hanno identificato due principali gruppi di sintomi del long Covid, ovvero uno che comprendeva affaticamento, mal di testa e disturbi delle vie respiratorie superiori, e uno in cui rientravano disturbi plurisistemici, tra cui febbre e sintomi riconducibili all'apparato gastrointestinale. «Ci sono numerose prove che indicano che l'impatto del Covid-19 acuto sui pazienti, indipendentemente dalla severità, si estende oltre il ricovero in ospedale in alcuni casi, e causa problemi di qualità della vita, di salute mentale e occupazionali» prosegue Aiyegbusi. Secondo gli esperti, le persone che convivono da tempo con il Covid generalmente si sentono abbandonate e respinte dagli operatori sanitari e purtroppo riferiscono di ricevere consigli limitati o contrastanti.

A questo proposito, gli autori riportano che più di un terzo dei pazienti in uno degli studi inclusi nella revisione ha affermato di sentirsi ancora male o in condizioni cliniche peggiori dopo otto settimane rispetto all'inizio della malattia. Di fatto non sono ancora noti né i meccanismi biologici o immunologici del long Covid, né la logica del motivo per cui alcune persone sono più suscettibili a questa situazione, e per ora ci si limita a trovare delle terapie, dato che è essenziale agire rapidamente per affrontare questi problemi.

In uno studio compreso nella revisione, che effettuava un confronto con altri coronavirus, si suggeriva che i pazienti con long Covid potrebbero essere soggetti a una traiettoria di malattia simile a quella dei pazienti che hanno avuto Sars o Mers, dato che sei mesi dopo la dimissione ospedaliera, circa il 25% dei pazienti ricoverati con Sars e Mers presentava una riduzione della funzionalità polmonare e capacità di esercizio fisico. «L'ampia gamma di potenziali sintomi e complicazioni che i pazienti con long Covid possono mostrare evidenzia la necessità di una comprensione più profonda del decorso clinico della patologia. C'è un urgente bisogno di modelli di assistenza migliori e più integrati per supportare e gestire i pazienti con long Covid in modo da riuscire a ottenere migliori risultati clinici» conclude Aiyegbusi.

Fonte: Doctor33

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