Covid-19, nuove patologie negli over 65

27 febbraio 2022
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Covid-19, nuove patologie negli over 65



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Anziani: almeno una nuova patologia nei mesi successivi all'infezione iniziale


Secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal, 32 anziani su 100 che hanno avuto Covid-19 nel 2020 hanno sviluppato almeno una nuova patologia che ha richiesto cure mediche nei mesi successivi all'infezione iniziale. Le patologie coinvolgevano una serie di organi, tra cui cuore, reni, polmoni e fegato, nonché complicazioni di salute mentale. «Cominciano a emergere studi che esaminano la frequenza e la gravità di nuove patologie dopo l'infezione da SARS-CoV-2, ma pochi descrivono l'eccesso di rischio di nuove patologie innescate da Covid -19 negli uomini di almeno 65 anni» spiega Ken Cohen, degli Optum Labs negli Stati Uniti, autore principale dello studio. Per chiarire la situazione, i ricercatori hanno identificato 133.366 persone di età pari o superiore a 65 anni nel 2020 a cui è stato diagnosticato Covid -19, e li hanno abbinati a tre gruppi di confronto senza Covid e a un gruppo con diagnosi di malattia virale del tratto respiratorio inferiore.

Gli esperti hanno quindi registrato qualsiasi patologia persistente o nuova a partire da 21 giorni dopo una diagnosi di Covid -19 e hanno calcolato il rischio in eccesso per le patologie innescate da Covid-19 su diversi mesi in base a età, razza, sesso e ricovero in ospedale. Ebbene, tra gli individui con diagnosi di Covid -19 nel 2020, il 32% ha cercato assistenza medica nel periodo post-acuto per una o più patologie nuove o persistenti, una percentuale maggiore dell'11% rispetto al gruppo di confronto. I pazienti del gruppo Covid -19 erano maggiormente a rischio di sviluppare una serie di patologie, tra cui insufficienza respiratoria, affaticamento, ipertensione, e problemi di salute mentale.

Risultati simili sono stati osservati per il gruppo relativo all'anno 2019. Gli individui che erano stati ricoverati in ospedale con Covid -19 avevano un rischio notevolmente aumentato per la maggior parte delle patologie, e il rischio era aumentato per gli uomini, per le persone di razza nera e per quelle di età pari o superiore a 75 anni. Trattandosi di uno studio osservazionale, non è possibile stabilire un nesso causale, e i ricercatori riconoscono alcune limitazioni, tra cui il fatto che alcune diagnosi potrebbero non rappresentare veramente una nuova patologia innescata da Covid-19. Tuttavia, gli autori sottolineano che, con oltre 357 milioni di persone infettate dal coronavirus in tutto il mondo, il numero di sopravvissuti con sequele dopo l'infezione acuta continuerà a crescere.

Fonte: Doctor33

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