Covid-19: durante la pandemia aumentati i casi di suicidio fra i giovani

17 marzo 2023
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Covid-19: durante la pandemia aumentati i casi di suicidio fra i giovani



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La depressione, l'ansia e l'isolamento sociale, aumentati durante la pandemia, potrebbero aver contribuito al maggior rischio di suicidio che, secondo uno studio su Pediatrics, è la seconda principale causa di morte nella fascia di età tra 5 e 24 anni negli Stati Uniti, in particolare tra i giovani indiani d'America, i nativi dell'Alaska e i giovani neri non ispanici.

«Dato che a nostra conoscenza nessuno studio nazionale ha esaminato le modifiche nei tassi di suicidio giovanile durante la pandemia di COVID-19, abbiamo voluto verificare se ce ne fossero e se si fossero verificati con l'inizio della pandemia» esordisce Jeffrey Bridge, direttore del Center for Suicide Prevention and Research, al Nationwide Children's Hospital di Columbus in Ohio. A questo scopo sono stati analizzati i dati sui suicidi nazionali nei giovani statunitensi tra 5 e 24 anni dal 2015 al 2020. I numeri annuali e mensili di suicidi sono stati estratti per genere, età ed etnia, e confrontati con l'andamento prima del COVID-19. E a conti fatti ci sono stati 5.568 suicidi giovanili durante il periodo di pandemia nel 2020, identificati come un aumento significativo rispetto a quelli previsti, con 212 morti in eccesso. «Tra i 5568 suicidi giovanili identificati durante la pandemia, il 79,2% riguardava maschi, il 18,1% ispanici, il 3,3% indiani d'America non ispanici o nativi dell'Alaska, il 4,7% asiatici o abitanti delle del Pacifico, il 14,4% neri e il 59,6% caucasici» riprende Bridge.

E sullo stesso numero di Pediatrics un secondo studio firmato dai ricercatori del National Center for Fatality Review and Prevention presso il Michigan Public Health Institute ha usato i dati del National Fatality Review-Case Reporting System per identificare 552 suicidi nei giovani tra 10 e 17 anni dal 2020 al 2021. Di questi, 144 erano definiti come causati dal COVID-19. «I dati raccolti dimostrano anche un ruolo significativo dell'isolamento sociale con aumento della depressione e dei disturbi d'ansia» spiega la prima autrice Patricia Schnitzer del Centro nazionale per la revisione e la prevenzione della fatalità presso il Michigan Public Health Institute di Okemos. E conclude: «Mentre le restrizioni alla pandemia si attenuano e svanisce la minaccia di malattie gravi e morte per COVID-19, è importante non dimenticare il potenziale aumento del rischio di suicidio tra i giovani».


fonte: Doctor33  




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