La dieta mediterranea potrebbe migliorare la sintomatologia da Covid-19
Lo studio trasversale è stato condotto su 600 pazienti con età >30 anni, che sono stati indirizzati alle cliniche ambulatoriali COVID-19, tra gennaio e marzo 2022, che presentavo un coinvolgimento moderato o grave del tratto respiratorio inferiore e test molecolari positivi. Sono stati esclusi i pazienti con COVID-19 che presentavano patologie particolari, come malattie epatiche o renali croniche.
All'inizio dello studio, un prelievo di sangue da tutti i pazienti ha consentito la misurazione dell'interleuchina sierica 1 beta (IL-1beta), del fattore di necrosi tumorale (TNF-alfa), della malondialdeide (MDA), della proteina C reattiva ad alta sensibilità (hs -CRP) e della capacità antiossidante totale (TAC).
I componenti bioattivi della dieta mediterranea sono indicati per rafforzare il sistema immunitario e per esercitare azioni antinfiammatorie.
Per calcolare l'aderenza alla dieta mediterranea, è stato utilizzato il MEDAS (Mediterranean Diet Adherence Screener), un questionario validato a 10 voci. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi in base ai loro punteggi: non aderenti (495 soggetti) se totalizzavano punteggi tra 0 e 9, e aderenti (105 soggetti) con punteggi superiori a 10.Migliora la capacità antiossidante totale
I risultati mostrano che l'incidenza di febbre, tosse, diarrea, alterazioni del gusto e indice di gravità della polmonite erano significativamente più bassi nei pazienti che aderivano alla dieta mediterranea rispetto ai pazienti non aderenti.
Paolo Levantino
Farmacista clinico e giornalista scientifico