14 gennaio 2007
Blocco delle gambe di notte
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11 gennaio 2007
Blocco delle gambe di notte
Buongiorno a tutti! Nel 07/2004 ho avuto un incidente come passeggera di un taxi. il taxi ha tamponato fortemente io ero senza cintura mi sono tenuta mani sui sedili ant. e il piede destro sul fondo dell'auto. ho fratturato L2 e L3 comprimendo fortemente la schiena. 10 gg. immobile poi busto antigravitaizionale solo per alzarmi a mangiare per 20 gg e l'ho tenuto per 3 mesi. Riabilitazione nessun problema e graduale ripresa att. fisica in palestra, poca bici, camminate e qualche corsetta. A parte una caduta accidentale sulle scale e un mesetto di dolori tutto bene. L'altra settimana dopo una seduta di palestra un po' più intensa ho avuto una contrattura muscolare a cervicale e schiena, evolutasi in un forte dolore alla gamba che sembrava prendere la punta dell'anca e non mi permetteva di girare la punta del piede verso l'esterno e camminavo zoppicando, quasi sciatica ma non intensa, passata dopo 3 gg senza prendere altro che qualche aspirina. ho fatto due lunghe camminate in montagna e un po di palestra un po più blanda ma non male. Ieri ho fatto un'ora di areobia su macchine tipo tapis roulant e rotex e simulatore pattini e la notte sentivo tensione alla bassa schiena. mi sono quasi addormentata con le ginocchia al petto e improvvisamente ho sentito come le gambe bloccarsi, ho steso le gambe e respirato forte ma preso molta paura. negli ultimi giorni ho avuto anche una forte gastrite, dolori a stomaco e intestino e perdite di sangue lievi lontano dalle mestruazioni. cosa può essere, quali controlli? scusate per essere stata prolissa, grazie per il vostro lavoro, ci aiutate. . .Risposta del 14 gennaio 2007
Risposta a cura di:
Dott. PAOLO TEDESCO
Ritengo utile - se non lo ha già fatto - controllare radiograficamente l'evoluzione delle sue fratture dopo oltre 2 anni. Una ragiografia della colonna lombare potrebbe evidenziare una evoluzione Artrosi ca della L2-L3, evoluzione frequente nelle fratture vertebrali, soprattutto se vi è stato un significativo schiacciamento vertebrale.
In ogni caso la sua colonna lombare rimarra probabilmente un "locus minoris resistentiae", un punto debole del suo organismo, da trattare quindi con cura. I recenti episodi dolorosi sono comparsi - a suo dire - dopo attività fisica. E' probabile che la attività sportiva sia troppa quantitativamente e qualitativamente. Bisognerebbe eliminare o limitare significativamente gli esercizi che sollecitano troppo la colonna lombare. Un esperto istruttore potrebbe esserle utile.
dott. Paolo Tedesco
Dott. Paolo Tedesco
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Specialista attività privata
Specialista in Chirurgia plastica ricostruttiva
Specialista in Ortopedia e traumatologia
VENEZIA (VE)
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