Calcolosi biliare, laparoscopia, dolore

17 novembre 2004

Calcolosi biliare, laparoscopia, dolore


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10 novembre 2004

Calcolosi biliare, laparoscopia, dolore

Gent. Dott. , sono una ragazza di 22 anni, in seguito ad una calcolosi sintomatica (febbricola max 37. 5, lievi fastidi sotto la costola, lieve ittero, 1 brutta colica l'anno scorso) della colecisti (dall'ecografia del 20 settembre: "Colecisti normodistesa contenente numerose concrezioni calcolotiche di diametro variabile fra i mm 3 e mm 8" fegato, coledoco, pancreas e milza risultarono normali), sono stata sottoposta ad intervento di colecistectomia laparoscopica in data 4 novembre 04. L'intervento mininvasivo non è andato esattamente come mi aspettavo: credo che ci siano state delle complicazioni. A cominciare dai dolori che ho avuto. Ancora ora a distanza di una settimana cammino curva in avanti, faccio fatica ad alzarmi dal letto e star seduta, ho doloretti alle ferite esterne ed interne e talvolta al punto dove prima c'era la colecisti. Dopo l'intervento ho tenuto il drenaggio per due giorni, ma questo credo abbia poca importanza. Ho chiesto al chirurgo come mai avessi ancora quei doloretti (questo prima di essere dimessa) ed è stato molto vago: ha detto che probabilmente era merito di una ferita, un po' più lunga. A questo punto ho chiesto "Dottore, ma l'intervento è andato bene, vero?" e lui ha detto "Sì", ma non mi è sembrato molto convinto. . ! Anzi. . . Per niente. Mi ha consigliato questa terapia: acido ursodesossicolico. So che serve a rendere la bile più fluida. I calcoli estratti, almeno quelli che posso vedere dal barattolino, sono marroni ed ho letto che possono essere associati a colangite sclerosante. . ?! Inoltre non capisco perché mi hanno fatto ogni giorno tanti prelievi di sangue e mi abbiano trattenuta una settimana. Insomma ho paura che mi nascondano qualcosa. . ?! Richiederò la mia cartella clinica. . Nel frattempo vorrei vederci più chiaro. Come mai mi è andata così male, come mai sto ancora soffrendo così tanto per un'operazione che avrebbe dovuto essere mininvasiva?! Grazie infinite. . .

Risposta del 15 novembre 2004

Risposta a cura di:
Dott. GIANPIERO CIONE


Cara Signora,
malgrado abbia un approccio mininvasivo, l'intervento di colecistectomia laparoscopica è perfettamente sovrapponibile all'intervento di colecistectomia ad addome aperto e, come quest'ultimo, può presentare le stesse insidie, le stesse difficoltà. Ogni intervento chirurgico rappresenta una storia a se!
Comunque la risposta al dolore dopo un intervento chirurgico è fortemente soggettiva. L'impiego di acido ursodesossicolico è condiviso da un gran numero di chirurghi, compreso il sottoscritto.
Per quanto concerne, infine, la durata del periodo postoperatorio che lei mi dice essere stato di sette giorni, evidentemente i colleghi hanno voluto verificare, con scrupolo e ripetuti controlli, che tutto procedesse in modo regolare e che nn ci fossero alterazioni durante il decorso postoperatorio. Stia tranquilla e si sottoponga ai controlli successivi da parte del suo chirurgo. Cordiali saluti

Dott. Gianpiero Cione
Medico Ospedaliero

Risposta del 17 novembre 2004

Risposta a cura di:
Dott. ANDREA VINCENZO GIUSEPPE FAVARA


Concordo pienamente con quanto detto dal collega.
Vorrei ricordarLe che i medici sono dei professionisti al servizio della Sua salute e non dei cospiratori che Le nascondono la verita'.
Il rapporto medico paziente si basa sulla fiducia e sul rispetto reciproco.
Premesso questo, il dolore dopo intervento laparoscopico e' multifattoriale e difficilmente prevedibile, la colangite sclerosante non ha alcuna relazione con la colelitiasi e dalla sua descrizione non me la sentirei di di definire il suo intervento 'andato cosi' male'. Auguri

Dott. Andrea Favara
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
CANTU' (CO)



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