17 novembre 2008
Cesareo
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14 novembre 2008
Cesareo
La mia è più che altro una curiosità e principio di rassegnazione. Le spiego L'anno scorso ho partorito un bellissimo bambino. Ero alla 42esima settimana e parto indotto. Tredici ore di contrazioni utero dilatato ma del bambino solo la testa. All'una di notte il cesareo. Pesava 4 kg e 200. Il medico mi disse: "Saperlo che pesava tanto facevamo subito il cesareo dal momento che il suo bacino è troppo stretto, ecco perchè non passava". Ovviamente molto avvilita perchè dopo tanta sofferenza e mio marito vicino a me un taglio non ci voleva. A circa quaranta giorni dopo effettuo la visita di controllo e il medico mi dice che avevo l'utero retroverso e non lo sapevo prima, ecco la spiegazione delle mestruazioni e rapporti sessuali dolorosi, mi dice. Ed il gli domando se il cesareo alla fine è stato dipeso da ciò, ma lui mi risponde di no, perchè in gravidanza l'utero torna normale. Gli domando se una prossima gravidanza sarà cesareo direttamente e lui mi risponde di si. Perchè porca miseria. Una mia amica dopo il primo cesareo ha partorito normalmente perchè a me deve toccare dinuovo quell'intervento?Risposta del 17 novembre 2008
Risposta a cura di:
Dott. CARLO BOUCHÈ
La possibilità che sia necessario un taglio cesareo dopo una precedente gravidanza con travaglio indotto e taglio cesareo è piuttosto elevata, ma questo fattore anamnestico non rappresenta una controindicazione assoluta al travaglio di parto di prova. Il peso di 4200 g del suo bambino rientra ancora nei parametri della norma. Si parla di macrosomia fetale quando il peso stimato o reale supera i 4500 grammi. Se in una futura gravidanza il travaglio insorge spontaneamente le probabilità che esso conduca alla nascita di un bimbo per vie naturali sono discrete e il rischio di deiscenza ( apertura ) della precedente cicatrice sull'utero non è dissimile dalla percentuale standard ( 0, 2-0, 3%).
Dott. carlo bouchè
Medico Ospedaliero
Specialista in Ginecologia e ostetricia
TRIESTE (TS)
