Coliciste infiammata per fango biliare

29 settembre 2004

Coliciste infiammata per fango biliare


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01 settembre 2004

Coliciste infiammata per fango biliare

dall'ecografia risulta steatosi epatica diffusa, con epatopatia cronica senza lesioni focali. La colicisti, mediamente distesa, presenta nel suo lume materiale debolmente ecogeno da riferire a fango biliare, le vie biliari intraepatiche non sono dilatate. Ho da circa tre settimane dolore all'arcata superiore dx e dolore allo stomaco per esofagite da reflusso che peggiora se prendo litursol 300 mg. Per la gastrite da reflusso sto prendendo esopral 20 mg e ho sostituito litusol 300 mg con cantabilin 300 mg tre compresse al giorno. gradirei avere un suo giudizio se devo operarmi o meno alla coliciste o se ci sono cure che possono migliorare la situazione. Grazie

Risposta del 05 settembre 2004

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI DOMENICO TEBALA


il dolore in ipocondrio dx penso sia dovuto più che altro al problema peptico, ma non è escluso che un suo peso possa averlo anche la colecistopatia. il mio consiglio, prima eventualmente di prendere in considerazione la colecistectomia, è di eseguire una ecografia epatobiliare con test di stimolo della colecisti: consiste in un primo esame ecografico di base dopo un digiuno di almeno 8-10 ore; nel corso di questo esame si misurano i diametri della colecisti. Successivamente si assume un pasto grasso (zabaione. . . ) e, due ore dopo, si rifà l'ecografia misurando ancora i diametri della colecisti per vedere se c'è una contrazione significativa. in caso negativo (assenza di contrazione o contrazione non significativa) si tratta di una colecisti non funzionante, che pertanto deve essere rimossa perché verosimilmente responsabile della patologia. inoltre, va benissimo la terapia con l'inibitore di pompa per la malattia da reflusso, ma a questo di solito aggiungo un protettore di membrana (tipo magaldrato) ed un procinetico (tipo levosulpiride).

Dott. Giovanni Domenico Tebala
Casa di cura convenzionata
Specialista attività privata
Universitario
ROMA (RM)

Risposta del 29 settembre 2004

Risposta a cura di:
Dott. CESARE IACOPO GIANNINI


Credo che sia opportuno che prenda in considerazione la terapia chirurgica, che oggi viene eseguita con tecnica laparoscopica, e quindi miniinvasiva. Inoltre in questi casi di fango biliare e microlitiasi c'è un rischio maggiore di complicanze causate dal passaggio dei calcoli nella via biliare principale.

Dott. CESARE IACOPO GIANNINI
Medico Ospedaliero



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