Ipoacusia rinogena

23 aprile 2008

Ipoacusia rinogena


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21 aprile 2008

Ipoacusia rinogena

Salve, da anni ho accusato una diminuzione di parecchie frequenze all'orecchio sinistro. Da bambino ho avuto sempre riniti vasomotorie, ed ancora oggi a 38 anni ho spesso muco che mi costringe a "tirare su" col naso, essendo localizzato molto più in alto delle narici. Da una risonanza magnetica recente ho avuto la riprova di quanto già notato da vari otorini, ovvero una deviazione del setto nasale. Leggendo qua e là su internet, ho notato alcuni particolari che mi porterebbero a pensare davvero ad un'ipoacusia rinogena. La domanda è però se arrivato a 38 anni, ed avendo cominciato a percepire la perdita di udito da almeno 20 anni, io sia solo condannato a peggiorare, ovvero se vi siano margini di miglioramento o addirittura di guarigione, e quale terapia sia la più indicata. Grazie

Risposta del 23 aprile 2008

Risposta a cura di:
Dott. GABRIELE NOSTRO


E' importante distinguere due casi.
Se la sordità di cui lei soffre è di tipo neurosensoriale (o percettivo, o cocleare, che sono sinonimi) di solito non si giova di terapie che agiscono sul naso. Questo perchè la sordità neurosensoriale non è correlata con patologie nasali, ma insorge per un danno dell'orecchio interno, che non è Influenza to dalla situazione respiratoria basale. In questo caso le perdite uditive sono di solito di tipo irreversibile, tranne alcune particolari patologie.
Se invece la sordità è di tipo trasmissivo allora è possibile che sia effettivamente rinogena, ed in questo caso potrebbe giovarsi di un trattamento sul naso. in questo caso però è cruciale capire quanto realmente può migliorare la situazione nasale, perchè a volte il vantaggio reale di alcune operazioni chirurgiche è scarso, in particolare in età adulta.

Dott. Gabriele Nostro
Forze armate
Specialista attività privata
Specialista in Otorinolaringoiatria
ROMA (RM)



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