Linfonodi ingrossati

09 dicembre 2019

Linfonodi ingrossati


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04 dicembre 2019

Linfonodi ingrossati

Buonasera, mio figlio di 3 anni e mezzo presenta da 10 giorni un linfonodo molto ingrossato a livello sotto-mandibolare, al quale non sono però associati altri sintomi (quali febbre), se non un pò di rinite. La preoccupazione è legata al fatto che 3 anni fa è stato operato di tumore della granulosa giovanile a un testicolo (in realtà il referto finale indicava che non era stato possibile appurare con certezza se si trattasse di questo tipo di tumore o di un altro di cui al momento mi sfugge il nome). All'operazione non era seguita alcuna terapia ma il bambino e tutt'ora sotto controllo semestrale. Ad ogni modo, la pediatra ha dapprima temporeggiato telefonicamente (ipotizzando un malanno di stagione) per poi visitarlo ieri e, tramite un tampone, appurare essere positivo allo streptococco (asserendo quindi che il gonfiore del linfonodo sia una reazione legato a quest'ultimo). Durante la visita ha inoltre avuto modo di riscontrare altri piccoli linfonodi in zona collo, sotto-mandibolare (dall'altro lato) e inguinale: a sua detta questo dovrebbe essere un buon segno perchè se si trattasse di una conseguenza del tumore, sarebbero attivi solamente i linfonodi di una specifica sede (o comunque in una zona delimitata). Abbiamo quindi iniziato antibiotico, il quale dovrebbe agire in 3 giorni sgonfiando i linfonodi (anche se andremo avanti a somministrarlo per 8 giorni). Mi chiedevo se questa situazione potesse effettivamente trovare riscontro con quella legata a un'infezione da streptococco (e attendere quindi che agisca l'antibiotico) o se fosse meglio indagare in maniera più approfondita fin da ora. Grazie in anticipo

Risposta del 09 dicembre 2019

Risposta a cura di:
Dott.ssa ALESSANDRA BREVI


Buongiorno, in caso di infezioni del distretto orofaringeo (e quindi anche in caso di infezione da Streptococco) è molto frequente il riscontro di linfoadenopatia laterocervicale.
È quindi corretto attendere il termine della terapia antibiotica e fare una visita di controllo per valutare clinicamente la persistenza o la scomparsa della linfoadenopatia per decidere se eseguire ulteriori indagini.

Alessandra Brevi
Specialista in Otorinolaringoiatria


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