Nodulo tiroideo

08 gennaio 2009

Nodulo tiroideo


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23 dicembre 2008

Nodulo tiroideo

Salve egregi dottori,
ho un nodulo tiroideo evidenziato da tre diverse ecografie.

La prima il 31/10/2007 : Volume regolare con lobi simmetrici. Nastro tracheale in asse. Struttura ecografica finemente disomogenea con un nodulo nel III superiore del lobo dx, ipoanecogeno di mm 5, 4

La seconda il 28/04/2008: lobi nella norma per dimensioni. ecostruttura omogenea. piccola noduralità nel terzo medio del lobo dx dim. o, 47 cm ipoecogena - nastro tracheale in asse - non linfoadenomegalie

La terza l' 1 /12/ 2008: come le altre due tutto nella norma ma il nodulo ha misurato mm 6, 3.

Quindi, il suddetto nodulo è prima diminuito e poi aumentato.
Le analisi del sangue effettuate in concomitanza con le ecografie, sono risultati sempre buoni, le ultime analisi sono:
calcitonina 5, 35
FT4 14, 60
FT3 4, 88
TSH 1, 590
Anti- Tireoglobulina 0
Anti- Tireoperossidasi 0

Il punto è che il dottore che mi segue ha intenzione di segnarmi una cura con l' Eutirox per via del nodulo sopra descritto, poichè io non voglio sinceramente seguire la cura, vorrei allora cortesemente chiederVi se secondo il vostro parere è una cura necessaria o se posso esimermi dal farla?

Il dottore vorrebbe prescrivermela nel tentaivo di far regredire il nodulo, io vorrei però sapere: se non faccio la cura, quali sono i rischi a cui vado incontro? rischio che il nodulo si ingrandisca fino a superare i 2 cm e poi dovrò per questo sottopormi ad intervento chirurgico?

Nel ringraziarvi per il vostro gentile consulto, porgo cordiali saluti e auguri di buone feste.

ps: a breve dovrò fare un agoaspirato

Risposta del 30 dicembre 2008

Risposta a cura di:
Dott. GIAMPAOLO ADDA


Buon giorno! Il suo nodulo ha queste variazioni perhè sotto l'azione degli ormoni tiroidei e stimolanti la tiroide. La medicina ufficiale non le da nessuna risposta sul perchè si è ammalata e la sola terapia è la assunzione dell'ormone in pillole; in medicina complementare, invece, viene studiato non solo l'aspetto strettamente medico e ormonale ma anche l'aspetto emozionale ed immunitario giacchè sono strettamente collegati (vedi PNEI). L'intento terapeutico, che da ottimi risultati, è di recuperare la funzione dell'organo malato (in questo caso la tiroide) e di riequilibrare tutta la cascata ormonale che provoca le alterazioni che ha segnalato e di conseguenza la risposta immunitaria. Spero di essere stato chiaro, nel caso fosse interessata mi contatti pure. Cordialità e Buon Anno Dr Giampaolo Adda Milano

Dott. Giampaolo Adda
Medicina generale convenz.
Specialista attività privata
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
Specialista in Medicina dello sport
MILANO (MI)

Risposta del 08 gennaio 2009

Risposta a cura di:
Dott. ADOLFO IACOPINO


Gentilissima signora,
mi trovo perfettamente d'accordo col collega che intende avviarla a terapia "soppressiva" con L-tiroxina (Eutirox) : è necessario, alla luce dell'aumento di volume del nodulo in questione nei diversi controlli ecografici e della giovane età, proprio per cercare di rallentare il più possibile la crescita della nodularità in questione e/o ridurre la possibilità di formazione di nuovi noduli ; è molto improbabile che un nodulo di 6, 3 mm possa ridursi di dimensioni. E' molto importante che non cresca ulteriormente di volume in quanto, senza alcuna terapia e vista la giovane età ( diciamo in modo molto generico che i noduli tiroidei possono crescere di dimensioni in linea di massima fino ai 70 anni circa ), potrebbe raggiungere dimensioni tali da provocare compressioni sull'esofago o sulla trachea e, quindi, difficoltà alla deglutizione o alla respirazione la cui unica soluzione sarebbe l'intervento chirurgico : diversamente, con la terapia ci sono ottime possibilità che questo non succeda.
Per ciò che riguarda l'agoaspirato, non mi trova d'accordo in quanto, generalmente, un nodulo "si punge" quando ha dimensioni pari o superiori ad 1 cm, a meno che questo non presenti caratteristiche ecografiche sospette per neoplasia : assenti nel suo caso.

Dott. Adolfo Iacopino
Casa di cura convenzionata
Universitario
Specialista in Endocrinologia e malattie ricambio
MESSINA (ME)



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