Prurito anale da circa 1 anno

02 giugno 2004

Prurito anale da circa 1 anno


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25 giugno 2003

Prurito anale da circa 1 anno

Mio marito, soffre da più di un anno di prurito anale, è stato sottoposto a visita dal medico di base, dermatologo, chirurgo, omeopata, nessuna cura ha risolto il problema. Presenta intorno alla zona dell'ano dei tagli e sanguina. Vorrei avere un consiglio, per rivolgermi ad uno specialista. Grazie

Risposta del 30 giugno 2003

Risposta a cura di:
Prof.ssa PROVVIDENZA FODALE


Presumo che il problema riguardi delle ragadi anali (cioè delle ferite a lenta risoluzione), patologia molto invalidante e difficile nel trattamento. Presupponendo che lei già abbia praticato cure locali e sistemiche mirate senza beneficio, penso sia opportuno rivolgersi ad un gastroenterologo per verificare che non vi siano condizioni predisponenti che mantengano il perdurare della malattia (ad e. , intolleranze alimentari, variazioni del pH delle feci, ecc. . . ); inoltre, è indispensabile il mantenimento di una cura e toilette locale efficace, oltre che il mantenimento di defecazione morbida e regolare.

Dott. PROVVIDENZA FODALE
Specialista convenzionato
Specialista attività privata
Risposta del 28 maggio 2004

Risposta a cura di:
Dott. GAETANO COSTA


Ha provato a fare un tampone cutaneo nella zona dove sanguina? Potrebbe trattarsi di una infezione batterica o micotica. Intanto faccia fare dei lavaggi con betadine sapone.

Dott. Gaetano Costa
Pubblica amministrazione
Medico Ospedaliero
Ricercatore
Universitario

Risposta del 01 giugno 2004

Risposta a cura di:
Dott. TIZIANO GASTALDI


io prima proverei delle banali supposte di asacol o salofalk che sono la stessa cosa.

Dott. Tiziano Gastaldi
Medicina generale convenz.
Specialista attività privata
Ricercatore
POZZOLO FORMIGARO (AL)

Risposta del 01 giugno 2004

Risposta a cura di:
Dott. ANNUNZIATINO ZAMPOGNA


lavarsi con acqua e sapone di marsiglia, asciugarsi tamponando e non sfregando, pomata tipo (propast 2 -3 volte die ) visita proctologica ed anoscopia. esami ematochimici e parassitoogici.

Dott. Annunziatino Zampogna
Medico Ospedaliero

Risposta del 02 giugno 2004

Risposta a cura di:
Dott. PAOLO CATERINO


Potrebbe trattarsi di ragadi anali croniche. Il problema va affrontato con la ricerca sistematica delle varie cause: abitudini di vita, alimentari, altre patologie associate con l'aiuto di un medico specialista, anche dermatologo. La prima misura da adottare è comunque rendere le feci meno solide, anche con piccoli clisteri emollienti.

Dott. Paolo Caterino
Specialista convenzionato



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