23 giugno 2008
Serenase e cipralex
Tags:
23 giugno 2008
Serenase e cipralex
Dal 2004 ad oggi sono stato in cura da uno psichiatra per dei disturbi mentali la cui diagnosi non fu mai molto chiara, sebbene la cura che ricevetti mi permise - e mi permette tuttora - superare i sintomi della mia patologia (che, sinceramente, non saprei ben identificare nè diagnosticare). Di certo, posso attestare l'accummularsi nel corso della mia giovinezza di un notevole stress per raggiungere l'abilitazione professionale di dottore commercialista, che - solo oggi, all'età di 35 anni - si sta assestando e sta scemando. Per completezza, il trattamento terapeutico che ricevetti da questo medico, ormai defunto, è stato all'altezza di farmi tornare ad una vita normale: sto assumendo infatti quotidianamente mezza pasticca di Cipralex da 10 mg e n° 4 (quattro) gocce di Serenase ml/mg 0, 2. Questa, nell'intenzione del medico defunto, sarebbe dovuta essere la terapia di mantenimento dopo svariati anni di cura. Sinceramente, mi trovo piuttosto bene con questi dosaggi: ho eliminato i miei problemi psichiatrici e non ho, di fatto, sintomi collaterali se escludo un contenuto aumento di peso e qualche ritardo nell'eiaculazione (oltre alla definitiva scomparsa della polluzione notturna, anche nei rari casi in cui bevo un po' di birra - mai oltre mezzo litro - la sera quando esco con gli amici). Le volevo chiedere, in attesa di trovare uno specialista che possa, eventualmente, sostituire il defunto, se - a lungo andare - i dosaggi di cui sopra possano essere forieri di una qualche forma di controindicazione a livello psichico o fisico, specialmente, nel caso in cui io debba mantere questa terapia per il resto della mia vita (ho, come dicevo, quasi 35 anni). Anche perchè, preferirei sostituire tali farmaci chimici con qualcosa di non chimico per evitare di subire malformazioni indotte dall'assunzione di tali psicofarmaci per il resto della mia vitaLa domanda è in attesa di risposta.