Contraccettivi: l'uso sub-ottimale riduce l'efficacia

03 maggio 2012
Aggiornamenti e focus

Contraccettivi: l'uso sub-ottimale riduce l'efficacia



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Le donne sono poco informate sulla contraccezione dato che molte pensano che la pillola e il profilattico siano i metodi più sicuri, quando in realtà lo sono soltanto se usati in modo preciso e ottimale, mentre lo è solo il dispositivo intrauterino, la spirale o Iud, poiché è indipendente dalle modalità d'uso. Il tema è emerso da un'indagine condotta negli Stati Unti e pubblicata su American journal of obstetrics and gynecology, che ha evidenziato, per l'appunto. che su più di 4.100 donne, circa il 45% aveva questa convinzione su pillola e profilattico, ma anche sull'anello vaginale, su ormoni transdermici o iniettabili. Secondo David L. Eisenberg, a capo della ricerca, «i contraccettivi orali e il profilattico sono i più popolari ma non i più efficaci» poiché con il tasso annuale di gravidanze, in seguito a un "uso normale" quindi non perfetto, con la pillola è del 9%, con il profilattico sale tra il 18 e il 21%. Con lo Iud è tra lo 0,2 e lo 0,9%, proprio perchè non c'è un intervento della donna nel suomeccanismo contraccettivo. Ma anche in questo caso le donne vanno informate sulla durata della copertura che a seconda del dispositivo varia da tre a cinque fino a 10 anni e sugli effetti collaterali, come l'irregolarità del ciclo mestruale. L'informazione sui tassi di fallimento con un "uso normale" del metodo, sostiene l'esperto,deve raggiungere non solo il pubblico, ma anche i medici che li suggeriscono, alcuni dei quali per altro nutrono dubbi sulla sicurezza dello Iud nelle donne che non hanno mai avuto figli, rispetto a infezioni e alterazione della fertilità, smentito però da valutazioni successivi degli enti regolatori.



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