Estate e bambini: pelle più esposta a scottature e infezioni

26 luglio 2012
Aggiornamenti e focus, Speciale Estate

Estate e bambini: pelle più esposta a scottature e infezioni



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L'estate è il periodo dell'anno in cui la pelle dei bambini resta esposta per lungo tempo a fattori esterni di ogni tipo: dalle radiazioni solari alle temperature elevate, agli insetti, fino ad agenti infettivi e irritanti, come funghi e batteri. Aumentano, quindi, i rischi di ustioni solari, punture di insetti, infezioni, micosi e dermatiti. Dalla Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), ecco qualche suggerimento per affrontarli e prevenirli.

«Il primo fattore di rischio» spiega Angelo Milazzo, pediatra del consiglio direttivo regionale Sipps Sicilia «è rappresentato dalle radiazioni solari. Il segno più comune di un eritema solare è l'arrossamento della pelle che diventa dolente al minimo contatto e nei casi più gravi si presenta gonfia, con formazione di bolle». In questi casi va evitata l'ulteriore esposizione, vanno applicati impacchi di acqua fresca o tiepida e creme emollienti e idratanti. «Se l'infiammazione della pelle è notevole» aggiunge «applicare una crema contenente idrocortisone allo 0.5% e se la superficie ustionata è estesa l'uso di questo farmaco deve avvenire su parere del medico. È sconsigliato l'uso di antistaminici sottoforma di creme poiché possono dar luogo a reazioni fotosensibilizzanti per esposizione alla luce solare». Anche il caldo può giocare brutti scherzi ai più piccoli che possono manifestare una reazione benigna, chiamata sudamina, della pelle che in seguito all'eccessivo calore, non riesce a traspirare correttamente. È riconoscibile dalle piccole vescicole con bollicine trasparenti distribuite in particolare nelle zone in cui si ha maggiore sudorazione. «Il bambino va portato in un ambiente fresco» avverte il pediatra «gli va fatto una bagno rinfrescante anche più volte al giorno, con acqua tiepida e poi applicare un leggero velo di crema idratante o un talco».

Batteri e i funghi approfittano del caldo: sudore, caldo umido, piscine, bordo vasche, docce, spogliatoi sdraio sono i luoghi in cui possono essere contratti per contatto con la pelle. Tra i batteri, stafilococchi e streptococchi possono provocare l'impetigine un'infezione cutanea di natura batterica molto comune tra i bambini durante il periodo estivo, favorita dall'aumento della sudorazione e dal fatto di essere meno coperti. È una delle malattie da tenere maggiormente sotto controllo in spiaggia, poiché può lasciare cicatrici sulla pelle e deve essere assolutamente curata. Ma bisogna rivolgersi al pediatra o a un medico generico che la tratterà con antibiotici topici, e poiché è molto contagiosa andranno evitati i contatti per un paio di giorni dall'inizio della cura. Un trattamento orale sistemico. Contagiose anche le infezioni da funghi e miceti, favorita dal contatto diretto dovuto alla frequentazione di luoghi pubblici che presentano scarso rispetto delle buone norme igieniche. «Una tra le più comuni in estate è la dermatofizia» dice l'esperto «una micosi superficiale causata in genere da due agenti funginei del genere Trichophyton: T. rubrum e T. interdigitalis. Si localizza soprattutto sotto la pianta dei piedi o al palmo delle mani e a livello interdigitale; spesso provoca un prurito molto fastidioso». Anche la candida è facilitata dal ristagno di umidità, per esempio nelle pieghe cutanee a contatto con il pannolino: l'insorgere di candidosi si manifesta con macchie e prurito ed molto comune nei bambini. In generale per questi tipi di infezioni fungine, il trattamento è localizzato ed è basato su antimicotici topici. Se necessario, il medico prescriverà una terapia per via sistemica. In ogni caso, chi è colpito da infezioni fungine deve evitare i contatti con altre persone per alcuni giorni dall'inizio della terapia.



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