I bambini e la tosse che non passa: cause, tipi

05 dicembre 2018
Aggiornamenti e focus, Speciale Tosse nel bambino

I bambini e la tosse che non passa: cause, tipi



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La tosse è un riflesso naturale e indispensabile per la difesa dell'organismo e ha la funzione di drenare le vie respiratorie. Di per sé non rappresenta una malattia, ma un sintomo ed è importante identificarne la causa prima di somministrare una terapia. La tosse causata da infezioni respiratorie nel periodo della prima infanzia è spesso associata ai sintomi del raffreddore (rinofaringite). La tosse,  però, può essere provocata anche da altre cause: rigurgito (reflusso gastro-esofageo), infiammazione dei bronchi (asma, allergie) o fattori ambientali (fumo).

I quattro tipi di tosse


  1. grassa (definita anche tosse produttiva) con secrezioni di muco. Prima dei 3-4 anni il bimbo piccolo non riesce ad espettorare e ingerisce il catarro;
  2. secca (definita anche non produttiva) è dovuta a una irritazione delle vie respiratorie. Spesso continua, fastidiosa, si accentua con la posizione distesa;
  3. abbaiante o metallica tipica delle infiammazioni laringee e del laringospasmo;
  4. convulsa da pertosse o tossi dette "pertussoidi" caratterizzate da crisi di tosse che sembrano far soffocare il bambino.

I colpi di tosse


Fin dai primi mesi di vita il neonato può avere qualche colpo di tosse quando inizia, dopo i primi mesi ad avere abbondante salivazione. Le cause più frequenti, ma non le uniche, di tosse "patologica" nel bambino sotto l'età di 1-2 anni sono:
  • infezioni delle vie respiratorie;   
  • laringiti e laringospasmo;
  • bronchiolite.

Osservare il bambino per descrivere al pediatra la situazione

Come si comporta? Gioca, è attivo, non sta mai fermo? Oppure è più calmo e disinteressato?
Com'è il respiro? Nonostante la tosse è normale? È aumentata la frequenza respiratoria? Ha difficoltà a respirare? Ha dolori al torace? Ha dolore all'addome?

Affanno o respiro frequente

Molto utile, se non indispensabile, la misurazione della saturazione di ossigeno. Si ottiene con un apparecchio, chiamato saturimetro, che fornisce in pochi secondi un dato oggettivo della saturazione di ossigeno del sangue.

Quando il bambino ha la tosse

  • non fumate in casa, anche al di fuori della camera dove il bambino dorme, perché i residui di fumo vengono portati ugualmente all'interno (fumo di "terza mano");
  • non tenete il bambino chiuso in casa: fatelo uscire (se il tempo lo consente). Si chiama "ariaterapia";
  • se il nasino è ostruito fate lavaggi con soluzione fisiologica più volte al giorno (soprattutto prima di mangiare e prima di andare a letto);
  • per dormire, fate coricare il bambino disteso sulla schiena e sollevate leggermente il materasso dalla parte della testa (ad esempio fate scorrere un piccolo cuscino sotto il materasso);
  • fatelo bere frequentemente;
  • tenete fresca la cameretta (19-20 °C) e garantite un adeguato ricambio d'aria;
  • lavate sempre bene le mani prima di occuparvi del bambino;
  • somministrate un antipiretico se la febbre supera i 38°;
  • solo dietro prescrizione esplicita del pediatra potrete somministrare mucolitici e, se il medico avrà fatto una diagnosi di infiammazione di origine batterica, anche l'antibiotico;
  • in alcuni casi il pediatra potrà prescrivere cortisone per bocca oltre che per aerosol;
  • state attenti ai fumenti all'antica: l'umido aiuta ma c'è il rischio di ustioni;
  • alcuni rimedi "della nonna" possono essere efficaci, ad esempio il miele sciolto nel latte caldo può alleviare il fastidio causato dal bruciore alla gola e sedare la tosse, soprattutto di notte ma solo dopo l'anno di età.

Alberto Ferrando
Pediatra di famiglia



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